Parte l’11 Aprile la XIV Edizione di “Ludoteca Scientifica: Dialogar di Scienza sperimentando sotto la Torre”, la mostra formativa e interattiva visitabile fino al 21 maggio presso gli spazi della Cittadella Galileiana, area completamente rinnovata dal Comune di Pisa e dall’Università di Pisa grazie ai finanziamenti PIUSS e destinata ad hub scientifico e tecnologico.
L’edizione 2016 della rassegna ha l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla scienza, invitando ragazzi e adulti a giocare con le installazioni esposte e a cimentarsi direttamente con la sperimentazione scientifica. I visitatori saranno divisi in piccoli gruppi, ciascuno affidato a una guida scientifica incaricata di animare la visita istruita e addestrata dal personale docente coinvolto nella mostra.
Le guide sono studenti dell’Università di Pisa, e in parte sono operatori dell’Associazione Culturale Correlamente. I percorsi e gli strumenti in esposizione sono stati concepiti e realizzati da docenti e ricercatori del dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR con il contributo anche della sezione di Pisa dell’INFN e dei dipartimenti di Chimica e Chimica Industriale.
Una prima parte del percorso espositivo tratta dei classici temi galileiani (come la caduta nei gravi nel vuoto, il moto parabolico dei proiettili e il moto pendolare). Poi giochi in forma di altalene e dispositivi rotanti illustrano alcuni aspetti della meccanica, mentre alcune installazioni, dedicate all’ottica e all’elettro-magnetismo, conducono il visitatore verso le questioni legate alle energie rinnovabili. Una sezione ad hoc introduce i principi fisici che intervengono nella produzione di energia foto-voltaica mentre una installazione illustra la filiera dell’idrogeno mostrando la dissociazione elettrolitica dell’acqua.
Alla “Ludoteca Scientifica: Dialogar di Scienza sperimentando sotto la Torre”, i visitatori sono invitati a manipolare le installazioni esposte, provando di persona il “gesto” scientifico, aspetto della mostra apprezzato dalle Scuole e dagli insegnanti durante le visite scolastiche.
Giunta alla sua XIV edizione, la Ludoteca è riuscita nel tempo a consolidare il proprio modello di comunicazione come confermano le circa 5000 visite già prenotate. Considerato il successo registrato già fin d’ora e la disponibilità degli spazi, il comitato organizzatore ha deciso di tenere aperta la mostra anche nei mesi di ottobre e novembre 2016. Per prenotare occorre contattare l’Associazione Culturale La Nuova Limonaia tramite i numeri. 050 2214861 (da lunedì a venerdì ore 9.30 – 12.30; martedì e giovedì ore 14.30 – 16.00), Cell. 320 040 3946
Il vernissage della mostra pisana è per il 9 aprile, alle ore 16 alla presenza del sindaco Marco Filippeschi, del direttore del dipartimento di Fisica Francesco Fidecaro, dell’assessore alle Politiche educative del Comune di Pisa Marilù Chiofalo e dei coordinatori della Ludoteca scientifica Nadia Ioli Pierazzini, Sergio Giudici, Marco Maria Massai.
Ludoteca Scientifica: Dialogar di Scienza sperimentando sotto la Torre – 11 Aprile / 21 Maggio Cittadella Galileiana Area Vecchi Macelli via Nicola Pisano 25 Pisa
Per informazioni
Ludoteca Scientifica
web www.ludotecascientifica.it
“Cosmovisione Shuar” è la mostra fotografica che il Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi propone dal 19 marzo al 17 aprile. Si tratta dell’esposizione personale di Gianluca Balocco ed è dedicata agli Shuar, tribù indigena del sud ovest della foresta Amazzonica tra Ecuador e una parte del Perù, popolo noto per il legame con la natura, la religione animista e le notevoli abilità combattive che hanno permesso alla tribu di resistere agli Inca e alla “Conquista” spagnola.
Artista e scrittore che da molti anni realizza la propria ricerca attraverso la fotografia, Gianluca Balocco presenta al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi di Pisa “Cosmovisione Shuar”, anteprima di un lungo lavoro realizzato in Amazzonia col popolo Shuar (Ecuador).
Il percorso espositivo di “Cosmovisione Shuar” unisce oltre 45 opere fotografiche ad alcune sculture e installazioni, e affronta il tema della relazione cosmogonica tra l’origine degli Shuar e e “l’intelligenza” delle piante della foresta amazzonica. Lo sguardo dell’artista invitalo spettatore a riflettere sul legame ancestrale tra il senso della vita dell’uomo e le origini del mondo nato da semi e radici, in una dimensione nella quale le piante sono allo stesso tempo alimento, cura ed entità sacra. Il lavoro di Gianluca Balocco è stato realizzato in collaborazione con i clan e le famiglie Shuar in un contesto “vero”, nel quale la vita degli Shuar è connessa alle piante che per questo popolo cambiano di significato, nome e finalità a seconda dell’uso che ne viene fatto.
Gli scatti della mostra pisana diventano dunque un ritratto collettivo, tanto artistico quanto socio-antropologica, del legame che unisce l’uomo e le piane che non sopravvivono al di fuori del sistema di connessioni che ne garantisce la sopravvivenza. In mostra saranno anche proiettati, in prima assoluta, due video sulla Dichiarazione dei Diritti del popolo Shuar, enunciata dal capo della comunità di Sapap Naint in Amazzonia, e sulla preghiera ad Arutam, la divinità immanente della mitologia animistica Shuar.
La mostra pisana prevede un biglietto di ingresso di 3 euro (ridotto 2 euro). L’esposizione “Cosmovisione Shuar” è visitabile dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00.
“Cosmovisione Shuar” – 19 marzo / 17 aprile Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi Lungarno Galilei 9 Pisa
Per informazioni
Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi
Tel. 050/2216 060
web www.museodellagrafica.unipi.it
La mostra “Tirrenia, città del cinema: Pisorno/Cosmopolitan 1934-1969” che si terrà a Palazzo Blu di Pisa dal 23 marzo al 3 luglio 2016 è dedicata agli studi cinematografici di Tirrenia.
Correva il 1934, quando il drammaturgo Gioacchino Forzano creò a Tirrenia gli Studi Cinematografici Pisorno (nome derivato dalla contrazione di Pisa e Livorno, visto che erano situati a metà strada tra le due città). Era la “città del cinema” nata per rilanciare il cinema italiano, posizionata in una cittadina creata in epoca fascista dal regime. Gli studi, progettati dall’architetto Antonio Valente, erano attrezzati per il sonoro, la grande novità del cinema in quel periodo.
L’esposizione racconta la storia degli studi, dalla costruzione fino alla loro chiusura, anche attraverso il passaggio di grandi attori, produttori e registi del tempo come Alida Valli, Doris Duranti, Luisa Ferida, Vittorio De Sica, Claudio Villa, Carlo Ponti, Sofia Loren, Marcello Mastroianni, e persino Fred Astaire. Nel 1987, molti anni dopo la decadenza delle strutture, i fratelli Taviani vi girarono “Good Morning Babilonia” .
Materiali originali, fotografie, filmati d’epoca provenienti da collezioni pubbliche e dagli archivi del Museo Nazionale del Cinema di Torino aiutano a ripercorrere il dietro le quinte di quel mondo del cinema esistito per 35 anni.
INFORMAZIONI
Palazzo Blu – Lungarno Gambacorti 9 – Pisa
Tel. 050/2204650
L’ingresso è gratuito.
Fino al 27 Marzo lo spazio Sopra le Logge ospita la mostra “Verticale“: esposizione con gli artisti Hector&Hector, Paolo Fiorellini, Jozsef Bakasi e Laszlo Revesz che ha turno esporranno le loro personali per quattordici giorni ciascuno. Della mostra sarà pubblicato anche un libro. La prima delle quattro è dedicata al ciclo “ No terra” di Hector&Hector.
In mostra ci sono opere che analizzano ed “esplorano” la terra come spazio geometrico richiamando miti, raffigurando figure arcaiche ed esaltando segni grafici e rupestri e per far vivere allo spettatore un ideale viaggio nel tempo. Hector&Hector svolge la sua attività tra Italia, Ungheria, Francia e Inghilterra. Ha tenuto oltre 50 mostre personali ed è stato presente nelle riviste di Arte Mondadori, Arte In, Flash Art, Giornale dell’Arte Allemandi.
Paolo Fiorellini ha iniziato il suo percorso artistico tra la figurazione e l’espressionismo per poi approdare all’informale con una pittura basata sulla sperimentazione di materiali “atipici” ( silicone, elementi naturali come fiori, erba o pesci) privilegiando il colore e proponendo icone e archetipi disorientanti e capaci di suggerire concetti . Laszlo Revesz è un rappresentante raffinato della computer art ed usa la pittura sperimentandola in un complesso panorama di strati per trasmettere nello spettatore incertezza e duplicità. Jozsef Bakasi è tra i più esponenti dell’arte contemporanea ungherese.
La mostra pisana è organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura ed è curata da Lisa Jako, gallerista e storica dell’arte.
Le singole esposizioni di “Verticale” saranno visitabili gratuitamente dalle ore 15,30 alle ore 20,00 tutti i giorni.
Verticale – 19 Febbraio / 27 Marzo Spazio Sopra le Logge piazza XX Settembre Pisa
]]>La mostra Emozione di Marmo sarà ospitata fino al 31 maggio 2016 presso il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa. La rassegna intende presentare una serie di esempi emblematici e suggestivi dei monumenti ai caduti della Grande Guerra a Pisa e provincia.
Sebbene il territorio non fosse teatro diretto di combattimenti, non pochi giovani pisani, tra i quali numerosi studenti universitari, andarono al fronte, coscritti o volontari. Memorabile il treno “dei feriti” che portava direttamente nell’area dell’ospedale Santa Chiara i soldati bisognosi di interventi e cure. Fra i ricordi storici visibili in città vi è la pietra in Piazza Vittorio Emanuele – Una masso del Monte Grappa, luogo simbolo della prima guerra e del sacrificio di molti giovani italiani.
Il suggestivo percorso si articola tra opere grafiche (disegni e incisioni di alcuni tra i protagonisti dell’arte del ‘900 – quali ad esempio Luigi Bartolini, Mario Chiattone, Lorenzo Viani, Umberto Vittorini, Giuseppe Viviani), riproduzioni fotografiche, modelli e ricostruzioni virtuali, documenti e testimonianze, che invitano il visitatore a riflettere sulle tante storie delle più variegate tipologie, committenze, artisti, istituzioni, raccontate dai monumenti, facendo riaffiorare quel valore emozionale su cui la contemporaneità deve tornare a misurarsi. La mostra è curata da Alberto Mario Banti, Stefano Renzoni ed Alessandro Tosi.
L’evento è stato inserito nel programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale. La mostra si inserisce anche nel progetto Piccoli Grandi Musei, nato per la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio e dedicato quest’anno alla Toscana del ‘900. È disponibile anche un catalogo della mostra, con scritti di Alberto Mario Banti, Stefano Renzoni, Alessandro Tosi, Roberto P. Ciardi, Maria Antonella Galanti, Fabio Dei, Antonella Capitanio, Aurelio Pellegrini, Enrico Sartoni e Lorenzo Gremigni.
La mostra è ad ingresso gratuito, secondo il seguente oragio di apertura:
Orario estivo (dal 1 giugno al 15 settembre): dal martedì alla domenica, ore 10,00 – 20,00 (lunedì chiuso);
Orario invernale (dal 16 settembre al 31 maggio): dal martedì alla domenica, ore 9,00 – 18,00 (lunedì: chiuso).
“Emozione di Marmo”, la mostra – aperta fino al 31 maggio 2016 – Museo della Grafica/Palazzo Lanfranchi, Lungarno Galilei 9, Pisa (Pi).
Per informazioni:
050 22 16 060
[email protected]
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Dal 13 settembre 2014 all’11 gennaio 2015 Palazzo Blu sarà sede della mostra Pisa Bombardata Pisa Liberata. Nell’estate del 1943 fra la caduta di Mussolini, il 25 luglio, e l’Armistizio del 8 settembre, gli aerei alleati bombardano pesantemente le città italiane per spingere l’Italia a decidere la resa. Pisa venne colpita da un devastante bombardamento il 31 agosto 1943, che rade al suolo la zona industriale del sudovest della città, devastando le abitazione civili e uccidendo circa novecento persone. Nell’anno seguente la città, abbandonata dalla popolazione civile, subisce oltre cinquanta bombardamenti che distruggono i ponti sull’Arno e danneggiano gravemente i Lungarni ed il centro storico. Nel settembre del 1944 le forze alleate riescono a liberare la città che paga un conto salatissimo: 1800 civili sono morti, diecine di migliaia di vani di abitazione sono stati distrutti o danneggiati, 18.000 abitanti senza casa.
Dopo settanta anni, le ferite lasciate dai bombardamenti “riemergono” attraverso l’esposizione Pisa Bombardata Pisa Liberata incentrata sulle immagini della città “colte” da artisti pisani (Mario Bertini, Gino Bonfanti, Ferruccio Pizzanelli, Mino Rosi, Bruno Santochi, Giordano Viotto). Si tratta di circa 50 opere tra disegni, oli e acquarelli, in buona parte provenienti da collezioni private. La rassegna include una selezione di fotografie inedite o poco conosciute che documentano il momento della liberazione della città da parte delle truppe alleate, prestate dall’Archivio Acquario della Memoria/Memory Sharing curato da Lorenzo Garzella. La mostra pisana è a ingresso libero ed è visitabile dal martedì a venerdì dalle 10:00 alle 19:00 e sabato e la domenica dalle 10:00 alle 20:00
Pisa Bombardata Pisa Liberata – 13 settembre 2014 / 11 gennaio 2015 Palazzo Blu Lungarno Gambacorti 9 Pisa
Per informazioni
Palazzo BLU | Palazzo d’arte e cultura
Tel. 0502204650
web www.palazzoblu.it
La messa del 16 Luglio officiata dall’Arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto, ha ufficialmente inaugurato il restauro della chiesa di San Torpè realizzato, con il contributo di Fondazione Pisa, al fine di arrestare il degrado e rimuoverne la causa (una forte umidità). La chiesa pisana è una delle due in Italia dedicate al Santo (Torpé, Torpete o Tropez, martire cristiano ucciso per decapitazione ai tempi dell’Antica Roma): l’altra è a Genova (San Torpete).
Torpè, ufficiale dell’esercito romano ai tempi di Nerone (68 d.C) dopo essersi convertito al cristianesimo, si rifiutò di abiurare. Dopo essere stato sottoposto a torture, fu decapitato presso la foce dell’Arno. Il corpo, abbandonato su una barca insieme a un cane e ad un gallo, simboli dell’oltraggio fatto all’imperatore, fu trasportato dal mare fino alle coste francesi. Dal Santo hanno preso il nome il golfo e la città di Saint Tropez. Tra i miracoli “riconosciuti” al Santo ci sarebbe la liberazione dalla peste che nel 1633 stava devastando la città della Torre
La chiesa di San Torpè sarebbe stata fondata secondo una teoria da Guido da Caprona tra il 1130 e il 1150, o secondo l’altra ipotesi più accreditata dall’arcivescovo Federico Visconti tra il 1254 e il 1260 quando trasferì a Pisa la reliquia della testa del santo. È noto invece che chiesa e attiguo convento ospitarono vari ordini religiosi (gli Umiliati fino al 1584, i frati di S. Francesco di Paola fino alle soppressioni del 1784, quindi i Vallombrosani e i Certosini).
Quando poi 1816 i Carmelitani Scalzi subentrano in San Torpé, trovarono chiesa e convento in stato di abbandonoe commissionarono all’ingegnere Gioacchino Rossini il restauro e la ristrutturazione del complesso.
La chiesa di San Torpè è un piccolo gioiellino: l’interno a una navata è ricco di stucchi in stile “barocco” e conserva tele del XVII secolo quali “la Madonna col Bambino Sant’Anna e San Torpè” di Francesco Vanni, la “Conversione di Giovanni Guadalberto” di Giovanni di San Giovanni e “San Carlo Borromeo ed episodi della sua vita” di Giovanni Stefano Marucelli.
Chiesa di San Torpé – Largo del Parlascio Pisa
Orario di visita: ogni giorno dalle 7:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:30
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Dal 5 al 26 giugno i ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna spiegano la scienza. Torna infatti Sant’Anna Science Café con quattro appuntamenti (ogni giovedì di giugno alle ore 21.15 aula 3 della sede centrale, piazza Martiri della Libertà 33 Pisa) con la ricerca raccontata in prima persona dai ricercatori. Il 5 giugno è l’esordio dell’evento pisnao con una conferenza del fotografo Carlo Delli intitolata “La creatività in fotografia”. La conferenza è anche l’occasione per presentare il concorso fotografico intitolato “Science – the Beauty Within”. È autore di molti libri fotografici, ha tenuto oltre 870 conferenze e vinto numerosissimi primi premi nazionali ed internazionali. Delli ha partecipato come giudice a concorsi in Italia, Francia e Australia ed è stato insignito di prestigiose onorificenze (nel 2009 ha ricevuto quello di Master dalla Federation Internationale de l’Art Photographique).
L’appuntamento successivo è per il 12 giugno con Luca Valcarenghi che condurrà l’incontro “In viaggio seguendo i dati: da casa a Facebook”: saranno illustrati dettagli di come, attraverso il computer e Internet, si possa accedere a servizi innovativi come i social network che hanno sedi distribuite in tutto il mondo e verrà evidenziato come le recenti scoperte tecnologiche sulle trasmissioni in fibra ottica, effettuate presso l’Istituto TeCIP, permetteranno collegamenti sempre più veloci. Luca Valcarenghi è Ricercatore presso l’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna.
Il 19 giugno con Serena Giusti parla de “La crisi ucraina: cause, implicazioni, risposte”: un’analisi delle pressioni esterne che hanno condotto a un cambio di regime accompagnato dall’apertura di un conflitto fra filo-europei e filo-russi. Serena Giusti è ricercatrice presso la Scuola Superiore Sant’Anna ed è Senior Associate Research Fellow all’Istituto di Studi di Politica Internazionale di Milano.
L’ultimo appuntamento di Sant’Anna Science Café è il 26 giugno con Anna Camilla Moonen che terrà la conferenza “Quali servizi ecosistemici per un agricoltura sostenibile? Il punto di vista degli agricoltori della Pianura e del Monte”. Saranno illustrate le interviste a due gruppi di 8 agricoltori che operano nel Pisano realizzate nell’ambito del progetto Europeo QuESSA (Quantificazione dei servizi ecosistemici per l’agricoltura sostenibile) e sarà spiegata la loro visione dei servizi ecosistemici (protezione del suolo e delle acque, controllo biologico di insetti dannosi o all’impollinazione). Anna Camilla Moonen
Anna Camilla Moonen è nata nei Paesi Bassi e dal 2007 ricercatrice alla Scuola Superiore Sant’Anna.
Tutti gli incontri del Sant’Anna Science Café sono a ingresso libero.
Sant’Anna Science Café – 5 / 26 giugno ore 21.15 aula 3 della sede centrale, piazza Martiri della Libertà 33 Pisa
Per informazioni
Scuola Superiore Sant’Anna
web www.sssup.it
Il Centro Espositivo SMS di Pisa e Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno dedicano dal 7 dicembre al 9 febbraio una “doppia” mostra-evento a Moataz Nasr battezzata “Un ponte tra Pisa e Santa Croce sull’Arno” per un’iniziativa curata da Ilaria Mariotti, realizzata dal Comune di Pisa e dal Comune di Santa Croce sull’Arno, finanziata dalla Regione Toscana in collaborazione con Galleria Continua San Gimignano / Beijing / Le Moulin e Associazione Arte Continua, Gruppo Argol Villanova, Piaggio & C S.p.A., Renato Corti S.p.A., Visual Computing Laboratory e Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Le opere che Moataz Nasr concepisce appositamente per il Centro Espositivo SMS San Michele degli Scalzi a Pisa sono il frutto di mesi di sopralluoghi e confronti con il luogo e le comunità che ospitano l’evento. Pisa, con il ricco passato da Repubblica Marinara, viene interpretata come luogo di passaggio di persone e cose provenienti dall’area islamica, o a questa ispirati, che fanno parte dell’identità della città. Moataz Nasr parte così da alcune opere d’arte di provenienza islamica presenti a Pisa, come il grifo bronzeo conservato oggi al Museo dell’Opera del Duomo. Il Centro Espositivo SMS ospita dunque “Harmonia” installazione nella quale Moataz Nasr trasferisce in elementi simbolici (l’ottagono figura simbolica presente nella decorazione del Battistero e tra i simboli più antichi) un oggetto-mezzo di locomozione (la Vespa della Piaggio) utilizzato quotidianamente dalle persone per spostarsi.
Santa Croce sull’Arno è una comunità fatta da persone provenienti da parti diverse del mondo e con religioni, culture e immaginario diversi. Villa Pacchiani ospita così “THE journey of a Griffin” una scultura in cuoio che ruota attorno al grifo animale mitologico frutto dell’”assemblaggio” di tante nature diverse. I segni di augurio che reca sul petto scritti in caratteri cufici lo rendono dono beneaugurale per l’incontro tra popoli e culture.
Il progetto mette in evidenza alcuni tratti salienti della ricerca aristica dell’autore egiziano: il multiculturalismo e la propensione a considerare la cultura un elemento fluido e l’attenzione al presente.
Moataz Nasr vive e lavora al Cairo. Autodidatta irrompe sulla scena artistica internazionale nel 2001, vincendo il Gran Premio alla 8° Biennale Internazionale del Cairo. Partecipa poi alla Biennale di Venezia (2003), di Seul (2004), di Sao Paulo (2004), alla Triennale di Yokohama (2005), e alle rassegne collettive a Dusseldorf (Africa Remix Kunst Palast, 2004) a Londra (Hayward Gallery 2005) Parigi (Centre Pompidou, 2005), Tokyo (Mori Art Museum, 2006) e Melbourne (Monash University Museum of Art 2006). Tra le personali delle quali Moataz Nasr è stato protagonista si ricordano quelle a Dubai, Oslo, Torino, Jeddah, Sorrento, Copenhagen e Aix-en-Provence. Per quanto riguarda le mostre pisane dedicate a Moataz Nasr, quella a Villa Pacchiani (“THE journey of a Griffin”) sarà inaugurata il 7 dicembre alle ore 17:00 e sarà visitabile dal venerdì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00, mentre per quella al Centro Espositivo SMS (“Harmonia”) il vernissage è fissato sempre il 7 dicembre ma alle 20:30 ed è visitabile il venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e il sabato e la domenica dalle 11:00 alle 19:00. ;
Moataz Nasr “THE journey of a Griffin” e “Harmonia” – 7 dicembre /9 febbraio Villa Pacchiani (Piazza Pier Paolo Pasolini Santa Croce sull’Arno) e Centro Espositivo SMS (Viale delle Piagge Pisa)
]]>Dal 19 al 27 ottobre l’Abbazia di San Zeno fungerà da cornice a “Punti di Vista: Ceramica, intagli, pittura“, un’esibizione sulla Sardegna interpretata dalle opere di tre giovani artisti Angela Maria Sanna, Nanni Senes, Roberto Calaresu. In occasione del vernissage della mostra pisana, in programma il 19 ottobre alle ore 17:30 si prevede l’intervento dell’intagliatore Roberto Calaresu che eseguirà una dimostrazione dal vivo.
L’inaugurazione si terrà venerdì 19 ottobre alle ore 17,30 presso la Chiesa di San Zeno, con dimostrazione dal vivo dell’intagliatore Roberto Calaresu;
Angela Maria Sanna, originaria della provincia nuorese, è impegnata da oltre dieci anni è intensamente impegnata nell’attività di decorazione e restauro. Le sue opere (realizzate grazie all’impiego delle tecniche grafite, olio, acquerello o acrilico) raccontano di una cura per il particolare, dell’evidenza del dettaglio e dei legami con la Sardegna sottolineati da richiami alla tradizione e agli elementi naturalsitici caratteristici dell’Isola come il mare, le rocce e la vegetazione.
I dipinti di Nanni Senes evidenziano invece un legame diretto e manifesto con la Sardegna: le sue immagini infatti sono rappresentazioni fedeli, e al tempo stesso sublimate, della vita delle donne e degli uomini sardi coinvolti nella quotidianità che evidenziano simboli e valori di una società ancorata alle proprie radici.
Roberto Calaresu si dedica all’attività di intagliatore e realizza manufatti di grande raffinatezza grazie a una poco comune perizia tecnica al riferimenti estetici di riferimento derivati dalla tradizione: modelli di cornici, angoliere, taglieri e cassapanche, e soluzioni decorative con rosoni, intrecci, motivi geometrici e zoomorfi inseriti in strutture di grande equilibrio formale, caratterizzano prevalentemente la sua produzione artistica.
L’esibizione “Punti di Vista: Ceramica, intagli, pittura” è curata dall’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda e realizzata grazie alla collaborazione della Regione Sardegna, del Comune di Pisa e della Fondazione CariPisa.
La mostra pisana “Punti di Vista: Ceramica, intagli, pittura” è visitabile tutti i giorni dalle 16 alle 19.
“Punti di Vista: Ceramica, intagli, pittura” – 19/27 ottobre Abbazia di San Zeno piazza San Zeno Pisa
Per informazioni
Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda
web www.gdeledda.it
Con l’istituzione della Magistratura dei Consoli del Mare da parte di Lorenzo il Magnifico nel 1475 e l’ulteriore riforma di Cosimo de’ Medici nel 1547, in piena epoca di dominazione fiorentina su Pisa, fu fatto costruire in via San Martino (ancora oggi l’ingresso ufficiale) l’attuale palazzo per ospitare questo nuovo istituto che aveva la finalità di amministrare la giustizia mercantile e regolare i fossi e gli scoli d’acque nella pianura pisana, funzione che ancora oggi ricopre il Consorzio Fiumi e Fossi. Da allora il palazzo è stato più volte ristrutturato e soltanto recentemente sono iniziati dei lavori graduali di recupero della struttura e decorazioni originarie, in molte parti alterate o ricoperte da interventi più tardi. La stessa facciata di via San Martino venne rifatta nel secolo XVI sulla base, probabilmente (ma non ci sono prove certe), di un disegno di Michelangelo. Osservando con attenzione la facciata si distinguono delle differenze (cornicioni ad altezze diverse, variazioni di sagoma e dimensioni delle finestre) che dimostrano come l’edificio sia stato costruito su due diversi palazzi preesistenti, secondo una diffusa pratica costruttiva cinquecentesca a Pisa, la cui prevalenza di edifici erano case-torri affiancate l’una all’altra.
All’interno del palazzo sono conservati maestosi e affascinanti affreschi che risalgono ai secoli XVI e XVII, attribuiti ad A. Ghirlanda, S. Marucelli e B. Poccetti: al piano terra si trova la Sala delle ninfe con un’ampia volta affreschi plastici a soggetto mitologico, il cui disegno pare ancora una volta attribuito a Michelangelo. Passando dalle scale ricoperte da splendide decorazioni a grottesche, rare per il loro stile, si arriva al primo piano dove sorprende l’ancora più maestosa volta del Salone, con mirabili affreschi sul mito di Diana e Atteone e di Amore e Psiche, sulle fatiche di Ercole e altre divinità. Il Palazzo dei Consoli del Mare è aperto negli orari di ufficio del Consorzio e accoglie i visitatori in occasioni di mostre e attività e in occasione di ricorrenze particolari, come le giornate FAI di primavera.
Per informazioni:
Consorzio Fiume e Fossi
Via San Martino 60, Pisa
Tel. 050 505411
E-mail: [email protected]
Web: www.ufficiofiumiefossi.it
Patrizio Roversi e Roberto Battiston inauguranoil 26 aprile “Incontri a Palazzo Blu”, il ciclo di incontri divulgativi organizzati in concomitanza con la mostra “Storie dall’altro mondo” e realizzati in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Durante tali incontri, che si svolgeranno nella sala dell’Auditorium di Palazzo Blu alle ore 17.30, la mostra “Storie dall’altro mondo” sarà visitabile fino alle ore 21:00.
Patrizio Roversi è un editorialista e conduttore televisivo noto per aver lavorato molti anni in RAI conducendo prima su RAI 3 le prime cinque edizioni di “Per un pugno di libri” e poi “Turisti per caso”, “Velisti per caso” ed “Evoluti per caso”, trasmissioni di infotainment in tema culturale e turistico. Roversi ha pubblicato i libri “Di passaggio in India” , “Quel poco che abbiamo capito del mondo facendo i turisti per caso” “Chiudi il gas e vieni via” e con Martino Ragusa “Turisti per cibo” e “Golosi per caso”. Attualmente conduce con Syusy Blady “Slow tour” su Rete4. Roberto Battiston Presidente dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) è il Responsabile Italiano per INFN e ASI di AMS, primo esperimento di fisica fondamentale dell’ INFN nello spazio, approvato sulla stazione spaziale ISS. Dal 2009 è Presidente della Commissione Scientifica Nazionale II dell’INFN, che si occupa della fisica astro particellare e della fisica dei neutrini. Autore di oltre 400 lavori pubblicati su riviste internazionali e di tre brevetti è docente di fisica generale all’Università di Perugia.
Il secondo incontro, battezzato “Cosaresta da scoprire” in programma l’8 maggio vedrà invece la partecipazione dell’astrofisico Giovanni Bignami (Presidente dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica), che racconterà al pubblico le prossime sfide scientifiche nello Spazio e sulla Terra.
All’ultimo evento pisano degli “Incontri a Palazzo Blu” è per il 1° giugno: sarà dedicato al rapporto storico artistico fra l’arte e la scienza con particolare riguardo all’arte contemporanea e vedrà la partecipazione di Nicoletta Pallini, Fabio Pieri, Francesco Tedeschi e Marco Bagnoli. Francesco Tedeschi è docente di Storia dell’arte Contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Fabio Peri, astrofisico e musicista, è il direttore del Civico Planetario di Milano e presidente dell’Associazione Planetari d’Italia mentre Nicoletta Pallini è giornalista d’arte e curatrice di mostre in Italia e all’estero. Ha ideato e curato appositamente per il Planetario di Milano l’installazione “Rotazione apparente” di Marco Bagnoli: artista toscano che ha esposto i suoi lavori alla Biennale di Venezia (1982,1993,1997), Documenta a Kassel (1982,1992), al Museo Pecci di Prato (1995), al Magasin di Grenoble, al De Appel di Amsterdam, al Centre d’Art Contemporain di Ginevra, nel Museo d’Arte Contemporanea di Lyon, all’IVAM di Valencia. I suoi lavori, caratterizzati da una ricerca sulla natura trascendente dell’immagine, sono presenti in collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. Ha realizzato interventi “site specific” in luoghi di importante rilevanza artistica e architettonica, spirituale come la Cappella de’Pazzi a Firenze, nella Villa medicea dei Cento Camini ad Artiminio e nella Sala Ottogonale della Fortezza da Basso di Firenze. Utilizza nel suo lavoro materiali come fibra di carbonio oltre a quelli tradizionali, come marmo, bronzo, alabastro, ceramica oltre a videoproiezioni, suoni, effetti e musica.
Il programma sintetico degli appuntamenti “Incontri a Palazzo Blu” è il seguente:
26 aprile, ore 17.30 – Patrizio Roversi e Roberto Battiston – (ingresso libero)
8 maggio, ore 17.30 – Giovanni Bignami – (ingresso libero)
1 giugno, ore 17.30 – Marco Bagnoli, Francesco Tedeschi, Fabio Peri, Nicoletta Pallini – (ingresso libero)
“Incontri a Palazzo Blu suoni immagini e parole” – 26 aprile 8 maggio e 1 giugno (ore 17:30) Auditorium di Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9 Pisa)
Per informazioni
Palazzo Blu
tel. +39 050 916.950
e-mail [email protected]
web www.palazzoblu.it
Donne in Arte / Universo Artistico Femminile Contemporaneo è la mostra che il CentroArteModerna di Pisa, Gamec, organizzata dal 25 febbraio (l’inaugurazione è prevista alle 18:00). Dedicata all’arte al femminile, la rassegna è inserita in un più ampio calendario per valorizzare le artista italiane contemporanee.Le tre protagoniste della mostra pisana sono Marisa Bottazzi Agnesini, Fiamma Morelli e Anna Paglia.
L’emiliana Marisa Bottazzi Agnesini, indirizzatasi all’arte dopo aver fatto conoscenza con Sughi e Cappelli, espone una personalissima interpretazione dei quattro elementi, acqua terra aria fuoco) un tempo ritenuti l’origine dell’universo e dell’umana immaginazione. La resa artistica nei quattro dipinti è notevole, grazia ad un’innata capacità espressiva e al sapiente utilizzo del colore che trasmettono nello spettatore un immediato senso di trascendenza. La toscana Fiamma Morelli deve molto alla tecnica iperrealista dei maestri Fiamminghi, l’utilizzo della tecnica a spatola, dell’arte del pennello cinese e dell’incisione calcografica hanno condotto l’artista ad esplorare anche la pittura più astratta. La sua pittura è incentrata sul dualismo luce-ombra, bene-male, realismo-astrattismo, visibile-invisibile caratterizzato dall’espressionismo surreale e metafisico.
L’arte di Anna Paglia, emiliana anche lei, testimonia invece un percorso di ricerca figurativa nel quale trova espressione un realtà filtrata da un dimensione inconscia, dall’immaginario, da certi ricordi e plasmata in un suggestovo tripudio di colori nel quale si stagliano anche simboli, parole, graffiti e segni stenografici simbolo di una poesia che è anche visiva.
La mostra pisana è visitabile gratuitamente tutti i giorni (tranne il lunedì mattina) secondo il seguente orario: feriali e sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:00.
Donne in Arte / Universo Artistico Femminile Contemporaneo – 25 febbraio/7 marzo GAMeC CentroArteModerna (Lungarno Mediceo 26, Pisa)
Informazioni
GAMeC CentroArteModerna
Tel. 050 542630 – 3393961536
E-mail [email protected]
web www.centroartemoderna.com
di Elena Di Stefano
Dal 4 al 12 febbraio il Comune di Pisa ospita nella sua sede di Palazzo Gambacorti la mostra fotografica Effimeri Cromatismi, con opere dei fotoamatori Luigi Carrieri, Giuseppe Tizzanini e Michele Giorgi specializzati nella microfotografia di insetti.
Sempre più affannati a rincorrere i mille impegni quotidiani e sempre più frastornati dal bombardamento mediatico ci si dimentica troppo spesso dello spettacolo che ci offre la natura nelle sue infinte forme. Soprattutto, sfugge all’attenzione il vero e proprio mondo che si nasconde nell’infinitamente piccolo. L’intento dei tre autori di Effimeri Cromatismi è proprio quello di riportare l’attenzione sulla vita in micro dimensione e in particolare sul mondo degli insetti che popolano le nostre campagne. Gli scatti esposti congelano dettagli, forme e situazioni, svelando i particolari, i cromatismi, le fragilità e le peculiarità di vita di un silenzioso campione del mondo animale. Come di fronte a un’immaginaria lente d’ingrandimento, la mostra offre la rara possibilità di spiare i segreti di questi minuscoli esseri viventi che convivono tutti i giorni con noi ma dei quali a stento ci accorgiamo.
La mostra pisana si inaugura il 4 febbraio alle ore 16:00 e resta aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 19:30, esclusa la domenica. L’ingresso è libero.
Effimeri Cromatismi è un’iniziativa realizzata da L’Esaedro e il Circolo Cultural-Fotografico l’Occhio Sensibile Pisa con il patrocinio del Comune di Pisa e il riconoscimento della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).
Effimeri Cromatismi
Mostra fotografica
4-12 febbraio 2012
Palazzo Gambacorti – Pisa
Orario: tutti i giorni 8.00-19.30 (domenica chiuso)
Ingresso libero
Per informazioni:
Comune di Pisa
Tel. 050 910111
E-mail: [email protected]
Pagina web: www.comune.pisa.it
Il 14 gennaio (ore 16:30) verrà inaugurata la nuova facciata restaurata di Santa Marta, la chiesa situata nell’omonima via che collega il Ponte della Fortezza con Piazza delle Gondole. La santa alla quale la chiesa deve il nome è Marta, sorella di Maria Maddalena e Lazzaro. Secondo la tradizione, dopo la resurrezione di Cristo Marta approdò nella odierna Francia e precisamente in Camargue che liberò dalla presenza di un terribile mostro, il Tarasque (creatura con il muso di leone, il corpo simile al carapace di una tartaruga e la coda di drago), raffigurato oggi in una celebre statua a Tarascona, cittadina francese della Provenza che deve proprio il suo nome alla famelica creatura.
La chiesa di Santa Marta fu edificata nella prima metà del XIV secolo per volontà di Domenico Cavalca, dotto pisano che fu uno dei primi autori, se non il primo, a impiegare la lingua volgare italiana in prosa per tradurre i testi latini che raccontavano delle vite dei santi. Anticamente era detta chiesa di S. Viviana in Suarta dal nome del quartiere in cui sorgeva ed in ricordo dell’antica chiesa situata nell’odierna via Bibbiana. L’edificio deve il suo attuale aspetto, e l’interno barocco, ai massicci stravolgimenti architettonici alla quale la chiesa è stata sottoposta nel XVIII secolo. Insieme alla chiesa di San Paolo all’Orto alla chiesa della Certosa di Pisa a Calci, l’edificio è uno dei monumenti pisani più rappresentativi dello stile barocco.
La semplice facciata intonacata presenta delle decorazioni agli angoli e dei profili sagomati che circondano il portone di ingresso. Una volta varcato il portone si è accolti dal grazioso interno a una navata impreziosito da stucchi e capitelli. Nella controfacciata è posto il “La Madonna col bambino tra i S.S. Caterina e Domenico” di Livio Lomi mentre a sinistra in prossimità del fonte battesimale è situata la tela seicentesca “Madonna col bambino e Angeli” e sopra l’altare in marmo “Santa Marta che chiede la resurrezione di Lazzaro” di Giovanni Battista Tempesti (1770 circa). Sulla parete opposta, la destra, sopra l’altro altare “Adorazione dei pastori” di Lorenzo Pecheux (1779).
Sopra l’altare centrale c’è invece l’opera più interessante presente nella chiesa: una croce dipinta, datata tra il 1280 e il 1290: il “Crocifisso con Storie della passione” di un autore ignoto (il Maestro della Croce di Santa Marta).
La chiesa è visitabile la mattina (10:00/12:00 circa) e la domenica prima e dopo la messa.
Chiesa di Santa Marta
via santa Marta
Si chiama “Arte in Toscana: dalla Macchia al Contemporaneo” la nuova mostra che avrà luogo presso il Gamec CentroArteModerna di Pisa. Il vernissage dell’esibizione, che durerà fino all’8 febbraio, è previsto per il 14 Gennaio alle ore 18:00.
Si tratta dell’edizione 2012 della rassegna annuale che la galleria di Lungarno Mediceo dedica alle opere (pittura, grafica, e fotografia) di artisti più interessante del panorama italiano la cui produzione è strettamente legata alla Toscana, storicamente uno dei centri principali della cultura europea e fucina di artisti e movimenti culturali.
L’edizione 2012 della rassegna è in particolare focalizzata sul primo e secondo Novecento toscano. Tra le opere in mostra vi sono quelle di Gino Bonfanti, Giuseppe Viviani (tra i più noti incisori italiani del XX secolo), Ferruccio Rontini (quello tra i post-macchioioli più influenzato dal post-impressionismo e dedito a una pittura incentrata sul naturalismo), Renato Paoli (uno dei fondatori del Gruppo Labronico nato per valorizzare l’arte livornese e che raggruppò artisti della tradizione macchiaiola e post-macchiaiola) e Basso Ragni (noto per il suo stile pittorico forte e vibrante). L’elenco completo degli artisti è poi completato da Fanco Banti, Diego Burigotto, Franco Cappelli, Daniele Cerù, Lorella Consorti, Mimmo Corrado, Silvano Crespi, David D’Annunzio, Giulio Da Vicchio, Giacomo De Troia, M. Letizia Lazzeretti, Masaniello Luschi, Pietro Marinò, Mario Meucci, Fiamma Morelli, Renato Natali, Alessandra Paoli, Walter Pituello, Mario Rigacci, Luca Squarciapino.
La mostra pisana “Arte in Toscana: dalla Macchia al Contemporaneo” è a ingresso libero e visitabile nell’orario dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:00 nei giorni feriali (lunedì mattina chiuso) e dalle 17:00 alle 19:00 la domenica.
Arte in Toscana dalla Macchia al Contemporaneo – Dal 14 Gennaio all’8 Febbraio presso il Gamec CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo, 26 Pisa)
Per informazioni
CentroArteModerna
Tel. 050/54263
e-mail [email protected]
web www.centroartemoderna.com
Non lasciatevi ingannare dall’arredamento retrò in stile anni ’70: il piatto forte della Pasticceria Principe si trova posizionato sui piani della vetrina. Sono le paste o meglio le preparazioni dolciarie, come si dice a Pisa i “pezzi dolci”, tra le quali svettano le sfoglie. Disponibili in un buon numero di varianti (con ripieno di riso, crema, ananas, mela, cioccolato, o ricotta) o ancora vuota, le sfoglie di Principe sono tra le migliori sfornate a Pisa. Il momento migliore per gustarle è durante la mattinata, magari a colazione, quando sono appena tolte dal forno (anche se ovviamente la Pasticceria provvede a produrre nuove infornate di paste fino al primo pomeriggio) e hanno quella gustosa fragranza e quello tocco un po’ morbido e un po’ croccante che le rende il nemico numero uno della linea e della dieta. Folgoranti sono anche i budini al riso e gli occhi di bue, oltre alle bigné in formato tradizionale e mignon, alle brioche e ai croissant (o meglio i “Cornetti” come sono chiamati a Pisa).
Non mancano anche pezzi salati come brioche imbottite di formaggio e affattati, panini, gustosi sandwich alla crema di tonno o voulevant al formaggio e prosciutto o al wurstel. Il locale permette ovviamente di acquistare anche vassoi di paste da asporto.
Pasticceria da Principe
Via Gian Battista Queirolo, 1 Pisa
Tel. 050 25312
Il locale si trova nella centrale via San Martino e rappresenta uno dei più importanti riferimenti culinari in città.
L’ambiente è accogliente e familiare grazie al susseguirsi di piccole stanze, diverse fra di loro e arredate con oggetti stravaganti, che creano un’atmosfera intima e piacevole. Molto curato e ricco di piante è il piccolo giardino, aperto solo in Estate.
Non esiste un vero e proprio piatto di punta per questo ristorante pisano, la piacevole particolarità dell’Artilafo è infatti la grande variabilità del menù, che si adatta ai prodotti di stagione grazie all’estro e alla bravura della cuoca Antonella. Dalla scrupolosa attenzione nella selezione delle materie prime, tese a valorizzare le prelibatezze locali, nascono delle gustose rivisitazioni dei piatti della tradizione toscana. l’Artilafo propone sempre un menù di terra e un altro di pesce, in cui si può scegliere tra flan e terrine, pappardelle e spaghetti alla chitarra rigorosamente fatti in casa, risotti e zuppette, bocconcini di pesce e selvaggina, dolci deliziosi.
Manca la carta dei vini ma si può fare affidamento su Bruno, che riesce a ben consigliare i clienti con abbinamenti azzeccati che si adattano a tutte le tasche. Buona e curata la cantina, ricca di etichette soprattutto italiane selezionate dal padrone di casa, sempre attento alle novità e ai piccoli produttori di qualità.
Negli ultimi anni Bruno e Antonella hanno deciso di trasformare in Osteria la prima sala a cui si accede al ristorante. I menù sono separati e i piatti proposti (come polenta, zuppa, stoccafisso, coniglio, trippa) sono più semplici, nella fattura e nella presentazione, rispetto a quelli del ristorante, ma ugualmente molto gustosi.
Si consiglia di prenotare soprattutto nel fine settimana. Il ristorante è aperto tradizionalmente quasi sempre solo per l’ora di cena.
Prezzo medio menù completo Osteria bevande escluse: 20 euro (per l’Osteria non si accettano carte di credito)
Prezzo medio menù completo Ristorante bevande escluse: 40 euro
Specialità: carne e pesce (con una leggere preferenza per la prima)
Artilafo
Via San Martino 33 Pisa
Tel. 050 27010
Giorno di chiusura Domenica
Sono i piatti di pesce (spigole, dentici per lo più al vapore o al cartoccio) cucinato in modo “semplice” e con pochi ingredienti, in modo da preservarne il sapore originario, a costituire il marchio di fabbrica del locale. A questo si accompagnano altre prelibatezze come i filetti di mormora, ravioli alle verdure o a pesce, spaghetti agli scampi. Petto d’anatra, filetto, gustosi antipasti (sformatini, timballi, verdure ripiene,) e dessert (tra i quali la spettacolare crema calda con frutta e cioccolato) e altri piatti stagionali completano il menù.
Ricca è la carta dei vini, raccontata anche questa dal maitre del ristorante, che elenca numerose bottiglie “locali” pisane (anche di cantine immeritatamente poco note) e toscane.
Date le dimensioni e, l’affluenza, del locale la prenotazione è d’obbligo.
Prezzo 2 portate bevande escluse 30/35 euro
Specialità Pesce (soprattutto) e carne
Ristorante Da V. Beni
Piazza Chiara Gambacorti (o della Pera) 22
Tel. 050/25067
I pasti sono serviti in una sala, dotata di un’illuminazione un po’ freddina. Il menù comprende i piatti del giorno (una decina tra primi e secondi) e i “classici” della casa e, da poco, anche un menù degustazione. Le specialità sono tanto i piatti di mare quanto quelli di carne con una leggera prevalenza dei primi: tra le portate “marittime” sono spettacolari le linguine ai calamaretti e le lasagnette di mare mentre tra i secondi la fa padrona la qualità del pesce (servito in crosta o al forno) e del baccalà.
Riguardo ai piatti di carne, la scelta, ben condivisibile, del ristorante è qualle di puntare su bistecche, lombate e tagliate di chianina e nell’offrire primi tradizionali (pappardelle ai porcini, ravioli di ricotta e spinaci, tortelli di “mucco pisano”) preparati con competenza.
Quando la stagione lo consente, la Buca propone anche varie portate a base di tartufo, servito sull’uovo al tegamino, insieme ai tagliolini o con la carne. Buona è la carta dei vini mentre è limitata la scelta dei vini a bicchiere. Sorbetti, crema catalana, torta di crema pasticcera completano la non abbondantissima scelta tra i dessert
Prezzo medio: due portate bevande escluse 25/30 euro
Specialità Carne e pesce
La Buca
via d’Azeglio 6
Tel. 050/24130
e-mail [email protected]
web www.labucapisa.it
La denominazione francese testimonia il tipo di cucina offerta che punta su prodotti locali e toscani e piatti italiani rivitalizzati al gusto e al “sapore” francese.
Le portate sono elencate in una lavagna: immancabili sono l’urlo di Braque (crostino con velo di lardo di colonnata, stracciatella, acciuga e olio), gli assaggi di pesce azzurro, le terrine di oca o salmone affumicato, l’ottima bottarga (di muggine) con ceci e pomodori, la tagliata (“roastfish”) di tonno al vapore arricchita dalla tartarre di cipolle di Tropea.
Molto gradevoli risultano anche il piatto di formaggi con composte, quello con paté di fois gras e il Bracque Gourmand (formaggi, salumi, acciughe e crostini).
Notevoli sono anche i dolci (budini al cioccolato, crema con le fragole,
Il locale non prevede il pagamento tramite bancomat o carte di credito né la prenotazione: la fila per un posto disponibile merita l’attesa.
Prezzo medio due portate bevande escluse: 25 euro.
Specialità pesce
Braque Bistrò
via Mercanti 15
Pisa
Per primo viene proposto un tris che comprende in genere il risotto alba marina (portata semplicemente straordinaria preparata secondo la ricetta, ideata dalla mamma di Giovanni, custodita ancora oggi nel più assoluto riserbo), …i tortelli o meglio le noci del capitano al raggio di luna (ravioli ripieni di branzino al sugo di astice). Il terzo piatto varia: può essere lo spaghetto al nero di seppia, gli spaghettini sulle arselle o un’altra pietanza preparata con prodotti stagionali.
I secondi invece sono basati sugli assaggi della coppia composta da patate ripiene con scorfano e dai gamberoni “incamiciati” con il lardo di Colonnata.
A seconda della disponibilità le sorprese sono rappresentate dal bordatino (ottimo) e dal baccalà.
Primo e secondo sono accompagnati da vini bianchi toscani (in prevalenza Vernaccia di san Gimignano e Vermentino).
Dopo il tris di dolci, la degna conclusione della cena è un bicchiere di Brodo di Giuggiole, che è più di una variante “aromatica” del ponce alla livornese, e la cui ricetta è gelosamente custodita da Giovanni.
Date le dimensioni del locale, piccolo e accogliente, e il fatto che le portate del menu tradizionale sono preparate intorno alle 20:00 si consiglia di prenotare per le 20 e trenta. Per gustare al meglio e in abbondanza le portate, si consiglia altresì di prenotare al vecchio teatro per una compagnia di al massimo sei persone.
Prezzo medio (menu del vecchio teatro) bevande escluse 35 euro
Specialità pesce
Ristoro Al Vecchio Teatro
Via Collegio Ricci, 2 Pisa
Tel. 050 20210
La tavola raffigurante il San Giovanni Battista recentemente acquisita dalla Fondazione Palazzo Blu sarà presentata il 23 settembre alle ore 17:30 nella sala dei polittici al piano primo della collezione permanente di Palazzo Blu durante la mostra “Cecco di Pietro e i fondi oro “. Si tratta di un’opera del pittore pisano Cecco di Pietro attivo nella seconda metà del XIV secolo. La mostra, curata da Linda Pisani, è stata ideata per fornire in un unico contesto parte della produzione di Cecco di Pietro e mostrare l”allestimento più completo del polittico di Agnano, l’opera più nota di Cecco di Pietro.
Oltre alla nuova acquisizione, al polittico di Agnano, alla bandinella processionale di Neri da Volterra, e all’altarolo portatile di Taddeo di Bartolo, la mostra prevede infatti l’esposizione di quattro opere prese in prestito dal Museo di San Matteo. Due, un’altra bandinella processionale e una tavola attribuita a Giovanni da Milano, aiutano a definire il percorso pittorico del giovane artista pisano. Le altre due opere del San Matteo invece consentono di ricostruire la struttura originaria del polittico di Agnano: si tratta infatti delle tavole sulle facciate delle basi dei pilastri laterali ormai perduti. Oltre alle opere del museo San Matteo, vengono esposte due tavolette provenienti da collezione privata, che dovevano trovarsi applicate nella parte alta dei pilastrini del polittico.
Dal 24 settembre al 30 ottobre la mostra Cecco di Pietro e i fondi oro sarà visitabile secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00, sabato e domencia dalle 10:00 alle 20:00. La mostra è a ingresso gratuito.
Cecco di Pietro e i fondi oro – 23 settembre/30 ottobre (ma prorogata fino al 30 novembre) Palazzo Blu
Per informazioni
Palazzo Blu Palazzo d’Arte e Cultura (Palazzo Rosselmini Gualandi)
Lungarno Gambacorti, 9
Tel. 050/916 950
e-mail [email protected]
Web: www.palazzoblu.org
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Zuppa, minestrone di riso, trippa, baccalà fritto, stoccafisso in umido, “polpetti” in guazzetto sono un tuffo nel passato della cucina semplice e verace di una volta e fatta di pietanze cucinate con i prodotti del territorio.
Consigliatissimi sono i tagliolini al sugo di carne del mucco pisano tra i primi e il baccalà coi porri tra i secondi.
Il locale non è grandissimo, la sala è semplice ma accogliente e ospita una trentina di coperti. La prenotazione perciò è caldamente consigliata.
Riguardo al servizio occorre avere un po’ di pazienza perché tutte le portate sono espresse e “l’ambiente” è “familiare”.
La carta dei vini è piuttosto limitata e comprende una selezione di rossi e bianchi in prevalenza toscani.
Se volete mangiare degli onesti piatti pisani a prezzi modici, in un ristorante vero che non sbandiera l’inflazionata scritta “cucina tipica” all’ingresso, questo è il posto dove andare. Se siete alla ricerca di portate più sofisticate, piatti di “novelle cousine” e di un servizio impeccabile rivolgetevi altrove.
Prezzo medio due portate bevande escluse 15-20 euro
Specialità carne e pesce
Da Cucciolo
Vicolo Rosselmini 9, Pisa
Telefono: 050-26086
Una volta entrati si viene accolti dalla gentilezza della signora Lilli e dal calore di una casa “vissuta” e piena di librerie che straboccano letteralmente di volumi.
Al piano terra si trova la sala da pranzo, dove è servita la colazione e la prima delle due camere: una matrimoniale con una finestra che si affaccia sul giardino. Vicino si trova il bagno indipendente riservato agli ospiti della stanza.
L’altra camera si trova in mansarda: ha un letto da una piazza e mezzo, offre un terrazzino con pergolato e un servizio al quale si accede soltanto dalla camera.
Nel caso entrambe le stanze di questo b&b familiare siano occupate, il bagno condiviso con la padrona di casa è quello al piano terra.
La signora Lilli organizza per diletto escursioni turistiche in Pisa, in Toscana e in tutta Italia ed è prodiga di suggerimenti per tutti coloro che desiderano sperimentare mete inconsuete o lanciarsi alla scoperta della “Pisa nascosta”.
Camere 2 (doppie o ad uso singolo)
Una con bagno riservato
L’altra con bagno condiviso con la padrona di casa
Prezzi
Singola 45 euro per una o due notti, 35 euro per soggiorni che durano almeno tre notti
Doppia 69 euro per una o due notti: 60 euro per soggiorni che durano almeno tre notti
Colazione servita
Modalità di pagamento
Contanti
Servizi aggiuntivi
Letto aggiuntivo per bambino fornito gratuitamente
Wi-Fi gratuito
Parcheggio auto riservato gratuito
Casa Mia
via pietro da pisa 13
cellulare: 3478646152
e-mail: [email protected]
web http://bbcasamia.altervista.org
Il museo, che ha cambiato nome in seguito alla ristrutturazione completata nell’ambito del progetto “I Luoghi della Memoria” per i 150 anni dell’Unità d’Italia, conserva documenti di altissimo valore per il Risorgimento e la storia dell’unità d’Italia: la versione autografata da Mazzini del Giuramento della Giovine Italia, la Lettera di dimissioni di Mazzini da Triumviro presentata negli ultimi giorni della Repubblica Romana (l’episodio più alto del Risorgimento Democratico-repubblicano) per non dover sottoscrivere la resa alle truppe francesi e l’Ultimo scritto di Giuseppe Mazzini, un articolo per il giornale la “Roma del Popolo”.
In una sezione sono inoltre conservati alcuni degli oggetti personali di Mazzini: la Chitarra, che Mazzini suonava anche con una certa competenza, uno Spartito autografo (la trascrizione di un canto popolare svizzero), le foto dagli album delle famiglia dei Nathan e dei Rosselli, tra cui le primissime immagini di Mazzini stesso e il Sigillo multiplo donato da Mazzini al suo grande amore Giuditta Sidoli.
Inoltre il Fondo cartoline del Museo è grazie ai 150 esemplari esposti la più grande raccolta italiana di cartoline di argomento risorgimentale visitabile dal pubblico.
Nelle stanze della Domus sono conservate anche delle opere d’arte come il Ritratto di Mazzini realizzato a Londra nel 1865 da Serafino De Tivoli uno dei primi esponenti del movimento macchiaiolo, o il Mazzini nell’atto di scrivere il suo ultimo articolo di Carlo Ademollo e il Busto di Mazzini opera del livornese Giulio Guiggi.
Infine un’ultima sezione del museo è rappresentata dagli oggetti provenienti dall’ex-museo civico pisano, si tratta prevalentemente di cimeli garibaldini, tra i quali è il caso di ricordare la Carrozza usata da Garibaldi durante la III guerra d’indipendenza (e dalla quale sarebbe stato dettato il celebre telegramma “Obbedisco!”, l’Elenco originale dei Militi del Battaglione universitario Toscano impegnato nell’eroica battaglia di Curtatone e Montanara e due disegni di Alessandro Lanfredini, futuro pittore di una certa fama.
Il Memoriale Mazzini dopo l’inaugurazione del 20 ottobre 2011 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, doveva essere aperto al pubblico dal 10 novembre 2011. L’apertura è invece avvenuta dal marzo 2012.
In seguito alla ristrutturazione la nuova Domus è organizzata in due blocchi funzionali (museo e biblioteca) e in tre spazi: l’area museo, che occupa il piano terra e il primo piano del corpo principale con un nuovo ingresso indipendente su via Mazzini; l’area biblioteca che occupa due porzioni di edificio non contigue, e la parte su via D’ Azeglio che è la zona ingresso sul giardino.
Sopra l’ingresso (in via d’Azeglio) campeggia ora la riproduzione del giuramento Giuramento della Giovane Italia di Giuseppe Mazzini realizzata con una struttura in profilati metallici e lettere in acciaio inox di spessori variabile.
Foto pubblicate per gentile concessione del Memoriale Mazzini.
Domus Mazzinina
via Giuseppe Mazzini 71
e-mail [email protected]
Web www.domusmazziniana.it
Ingresso: dal lunedì al venerdì 09:00-13:00.
Il Relais è stato ricavato da un’ala del palazzo completamente ristrutturata con gusto e rifiniture di qualità, che fonde sapientemente antico e moderno e si affaccia su una piacevole e silenziosa chiostra.
Il Relais Sassetti si trova nel cuore del centro storico, a un passo dai Lungarni e da Borgo Stretto e a pochi metri dal Teatro Verdi e dalla Chiesa di San Francesco, in una zona ricca di botteghe, negozi, osterie, cinema e bar. In pochi minuti a piedi si raggiungono Piazza dei Cavalieri e Piazza dei Miracoli.
Il Relais offre due soluzioni autonome: un appartamento che ospita fino a 4 persone tra adulti e bambini e una camera che accoglie fino a 2 persone più un’eventuale culla.
L’appartamento dei Leoni ha ingresso indipendente dal giardino interno, è una suite climatizzata di 65 mq articolata su due piani: al piano terra si trova il salotto con angolo cottura e al primo piano un primo ambiente con dormeuse, la camera matrimoniale e l’ampio bagno con finestra. Gli ospiti hanno a disposizione un angolo del giardino dove è anche possibile fare il barbecue.
La camera del Pozzo, con accesso autonomo dal giardino, ha un bel soffitto a volta con affresco del Settecento e antico pavimento alla veneziana e dispone di un moderno bagno interno, di frigorifero e bollitore.
Gli ospiti potranno anche usufruire della sala da ping pong che affaccia sulla chiostra e troveranno un’amichevole accoglienza che è valsa al Relais Sassetti il Premio 2010 della rivista olandese Zoover holyday review come migliore struttura della sua categoria.
La ricca colazione all’italiana è servita nelle camere o nella cucina di casa e durante la bella stagione nel giardino interno ed è a base di caffè espresso, cappuccino, latte, cereali, succhi di frutta, tè, biscotti, brioches di pasticceria, fette biscottate, marmellate, nutella, yogurt.
1 appartamento e 1 camera, entrambi con bagno privato
Prezzi cambiano a seconda della durata della permanenza
Appartamento dei Leoni per 2 persone: 90/100 euro per un soggiorno minimo di 2/3 notti.
Camera: singola 65 euro, doppia 80 euro.
Acconto 30% del prezzo totale da pagare tramite bonifico bancario
(per disdette oltre 6 giorni prima dell’arrivo, l’acconto verrà trattenuto)
Modalità di pagamento
In contanti (all’arrivo)
Servizi gratuiti
Letto gratuito per minori inferiori ai 5 anni (per minori di età superiore e per adulti letto supplementare a 15 euro)
Wi-Fi gratuito
Giardino e stanza da Ping Pong
Un posto garage (lunghezza massima auto m. 4,50)
Permesso giornaliero auto per le zone a traffico limitato (comunicando la targa dell’auto): € 5/ €7
Lingue straniere: Inglese, Francese, Tedesco
Via San Francesco 69
Telefono 050.576255
Cellulare 329.877.061.1
e-mail: [email protected]
Web: www.relaissassetti.it
A pochi metri dal B&B si estende il centro storico ricco di ristoranti, bar, banche, gelaterie, musei e chiese da visitare.
Dall’aeroporto e dalla stazione ferroviaria è possibile raggiungere il B&B con la linea Lam Rossa degli autobus (il biglietto costa 1 euro ed è valido per un’ora su tutta la rete urbana: si può acquistare nell’Ufficio Informazioni dell’aeroporto oppure al capolinea dell’autobus, presso il distributore automatico).
Appena varcata la soglia del palazzo nell’accogliente reception con bei mobili antichi si coglie subito lo stile elegante e allo stesso tempo sobrio di questo gradevolissimo B&B. Un romantico e ampio giardino privato con gazebo e dondolo è messo a disposizione degli ospiti dagli accoglienti e solari padroni di casa.
Il B&B il Campanile offre due eleganti suite completamente autonome, la Suite “Mezzogiorno” e la Suite “Tramontana”, poste al primo piano dell’antico edificio in cui abitano i padroni di casa e composte da ampia sala con cucinotto, camera matrimoniale e bagno.
Le due suite possono ospitare da 2 a 3 persone (su richiesta è possibile aggiungere un letto), dispongono di TV digitale terrestre, asciugacapelli, aria condizionata e riscaldamento regolabili autonomamente, cucinotto completamente attrezzato, con cucina elettrica, forno a microonde e frigorifero.
La gustosa colazione che include pasticceria fresca viene servita dalle ore 8.00 alle 9.30 in camera oppure nel piacevole giardino, quando la stagione lo permette.
2 appartamenti autonomi distribuiti in due ambienti: ampia sala con tavolo, divano e angolo cottura e camera da letto con bagno privato.
Trattamento: pernottamento e colazione
Prezzi (variano a seconda della stagione e della durata della permanenza)
Doppia 70 / 85 euro
Tripla 80 / 110 euro
Anticipo pari al 30% del totale, da pagare tramite carta di credito o bonifico bancario.
(l’intera somma viene restituita per disdette entro due giorni dall’arrivo, oltre tale termine viene trattenuto il 50% della somma versata.)
Modalità di pagamento (all’arrivo)
Contanti
Servizi aggiuntivi:
Lettino aggiuntivo (per bambino) 10 euro/al giorno
Letto supplementare: 15 / 20 euro/al giorno
Wi-Fi gratuito
Uso cucina elettrica con forno a microonde: 5 euro al giorno
Lingue straniere: Inglese
Il Campanile B&B
Piazza Arcivescovado, 16
Telefono: 050/563040
Cellulare: +393480735180
e-mail: [email protected]
Web: www.ilcampanile.pisa.it
Di dimensioni notevoli per essere un comune B&B, il Centro Storico occupa 4 piani di una dimora nobiliare del Settecento, con pavimenti antichi e affreschi originali. L’arredo è “stiloso” ma semplice, con mobili all’antica e attrezzature moderne.
Le 14 camere (matrimoniali/doppie, singole, triple e quadruple) hanno tutte il bagno privato (la maggior parte con bagno in camera, alcune con bagno privato al piano), sono dotate di televisione e accesso internet wi-fi, hanno ampie finestre che si affacciano sul corso pedonale o sul tranquillo retro.
La prima colazione è servita a buffet dalle 8.00 alle 10.00 ed è composta da thé, caffé, latte, succhi di frutta, marmellate, pane, brioches, dolci tipici, salumi e formaggi.
Al piano principale ci sono 6 camere e la sala colazioni, al secondo e terzo piano rispettivamente 3 camere, al quarto piano si trova una mansarda e un piccolo appartamento con soppalco è posto in un altro corpo del palazzo.
Per gli ospiti è anche a disposizione un angolo cucina di cui servirsi per le proprie necessità.
Camere 12
Prezzi
Tipologia | Bassa stagione | Media stagione | Alta stagione |
---|---|---|---|
Doppia/matrimoniale | 49 euro | 59 euro | 79 euro |
Singola | 39 euro | 45 euro | 50 euro |
Tripla | 79 euro | 89 euro | 95 euro |
Quadrupla | 89 euro | 99 euro | 109 euro |
La camera doppia con bagno privato esterno costa 10 euro in meno.
Anticipo da concordare e pagare via carta di credito o bonifico bancario solo per prenotazioni telefoniche o via e-mail che riguardino permanenze superiori alle due notti
Modalità di pagamento
Contanti
Carta di credito (Visa, Mastercard, American Express)
Bancomat
Colazione servita
Servizi aggiuntivi
Lettino per bambini (10 Euro al giorno ma gratuito per i bambini sotto i due anni) e letto supplementare (15 euro al giorno).
Wi-Fi e collegamento a Internet da postazione fissa gratuito.
Servizio di noleggio biciclette
Lingue straniere parlate Inglese
Relais Centro Storico
Corso Italia, 26 – 56127 Pisa
Telefono: +39 050/45231
e-mail: [email protected]
Web: www.centrostoricopisa.it