Arriva a Pisa per la prima volta in Italia una mostra dedicata all’arte e alla figura di uno dei più grandi maestri del ‘900: Wassily Kandinsky il creatore della pittura astratta. Ben 64 opere del pittore russo saranno infatti esposte dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio (poi prolungata fino al 17 febbraio) 2013 a Palazzo Blu nell’esposizione “Wassily Kandinsky dalla Russia all’Europa“. I dipinti provengono dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, da altre collezioni russe, come quelle dei Musei di Omsk, Kazan, Tyumen, Vladivostok e Nizhny Novgorod, dal Centre d’Art Moderne Pompidou di Parigi e da qualche collezione pubblica e privata italiana.
La mostra pisana è una delle più vaste dedicate all’artista russo. Prevede un percorso espositivo, con importanti riferimenti alle radici della sua arte e con una panoramica completa ed esaustiva sul percorso artistico e sulle influenze del pittore moscovita. La mostra inizia con i primi dipinti di Kandinsky legati al simbolismo e le opere del periodo di Murnau accompagnate da opere di artisti quali Bilibin, Burliuk, Stelletsky, che riconducono alla tradizione delle fiabe a cui si ispirano in quegli anni musicisti e scrittori.
Una sezione della mostra offrirà poi una raccolta sintetica di oggetti del folklore russo, di stampe lubok, abiti, tessuti e, in una piccola nicchia, oggetti rituali della tradizione sciamanica a testimonianza del fatto che la formazione di Kandinsky non può prescindere dagli studi etno-giuridici che lo portarono a contatto con la tradizione contadina, la cultura tradizionale e i colori avvolgenti degli oggetti e delle decorazioni degli interni delle izbe, risultando determinanti per la sua scelta di essere pittore.
Poi è la volta delle grandi tele che testimoniano come Wassily Kandinsky costituisca il legame tra le “radici orientali” della tradizione culturale russa e le avanguardie tedesche e parigine, e il punto di incontro tra la prima avanguardia russa (Larionov, Goncharova) e il gruppo raccolto a Monaco intorno alla rivista Der Blaue Reiter. Il punto focale della mostra si concentra sugli ultimi anni russi (1914-1921) nei quali l’artista sviluppa la pittura astratta poi affinata durante la permanenza alla Bauhaus, la scuola di architettura, arte e design della Germania istituita prima a Weimar e poi a Dessau.
“Wassily Kandinsky dalla Russia all’Europa” è dunque una delle rassegne più ampie dedicate in Italia a Wassily Kandinsky, e, soprattutto, al lungo periodo che precede il suo definitivo abbandono della Russia per la sua lunga esperienza al Bauhaus.
I prezzi dei biglietti (comprensivi di audioguida) sono i seguenti: 10 euro l’intero, 8,5 euro il ridotto per studenti universitari fino a 25 anni e ultra sessantacinquenni. I tagliandi sono acquistabili presso la biglietteria di Palazzo Blu o dal circuito www.vivaticket.it . La mostra pisana “Wassily Kandinsky dalla Russia all’Europa” a Palazzo Blu è aperta al pubblico da lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00 e il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 20:00.
“Wassily Kandinsky dalla Russia all’Europa” – 13 ottobre 2012 / 17 febbraio 2013 Palazzo Blu Lungarno Gambacorti 9 Pisa
Per informazioni
Palazzo Blu
Tel. 050/916 950
e-mail [email protected]
Web www.palazzoblu.it o www.mostrakandinsky.it
Patrizio Roversi e Roberto Battiston inauguranoil 26 aprile “Incontri a Palazzo Blu”, il ciclo di incontri divulgativi organizzati in concomitanza con la mostra “Storie dall’altro mondo” e realizzati in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Durante tali incontri, che si svolgeranno nella sala dell’Auditorium di Palazzo Blu alle ore 17.30, la mostra “Storie dall’altro mondo” sarà visitabile fino alle ore 21:00.
Patrizio Roversi è un editorialista e conduttore televisivo noto per aver lavorato molti anni in RAI conducendo prima su RAI 3 le prime cinque edizioni di “Per un pugno di libri” e poi “Turisti per caso”, “Velisti per caso” ed “Evoluti per caso”, trasmissioni di infotainment in tema culturale e turistico. Roversi ha pubblicato i libri “Di passaggio in India” , “Quel poco che abbiamo capito del mondo facendo i turisti per caso” “Chiudi il gas e vieni via” e con Martino Ragusa “Turisti per cibo” e “Golosi per caso”. Attualmente conduce con Syusy Blady “Slow tour” su Rete4. Roberto Battiston Presidente dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) è il Responsabile Italiano per INFN e ASI di AMS, primo esperimento di fisica fondamentale dell’ INFN nello spazio, approvato sulla stazione spaziale ISS. Dal 2009 è Presidente della Commissione Scientifica Nazionale II dell’INFN, che si occupa della fisica astro particellare e della fisica dei neutrini. Autore di oltre 400 lavori pubblicati su riviste internazionali e di tre brevetti è docente di fisica generale all’Università di Perugia.
Il secondo incontro, battezzato “Cosaresta da scoprire” in programma l’8 maggio vedrà invece la partecipazione dell’astrofisico Giovanni Bignami (Presidente dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica), che racconterà al pubblico le prossime sfide scientifiche nello Spazio e sulla Terra.
All’ultimo evento pisano degli “Incontri a Palazzo Blu” è per il 1° giugno: sarà dedicato al rapporto storico artistico fra l’arte e la scienza con particolare riguardo all’arte contemporanea e vedrà la partecipazione di Nicoletta Pallini, Fabio Pieri, Francesco Tedeschi e Marco Bagnoli. Francesco Tedeschi è docente di Storia dell’arte Contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Fabio Peri, astrofisico e musicista, è il direttore del Civico Planetario di Milano e presidente dell’Associazione Planetari d’Italia mentre Nicoletta Pallini è giornalista d’arte e curatrice di mostre in Italia e all’estero. Ha ideato e curato appositamente per il Planetario di Milano l’installazione “Rotazione apparente” di Marco Bagnoli: artista toscano che ha esposto i suoi lavori alla Biennale di Venezia (1982,1993,1997), Documenta a Kassel (1982,1992), al Museo Pecci di Prato (1995), al Magasin di Grenoble, al De Appel di Amsterdam, al Centre d’Art Contemporain di Ginevra, nel Museo d’Arte Contemporanea di Lyon, all’IVAM di Valencia. I suoi lavori, caratterizzati da una ricerca sulla natura trascendente dell’immagine, sono presenti in collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. Ha realizzato interventi “site specific” in luoghi di importante rilevanza artistica e architettonica, spirituale come la Cappella de’Pazzi a Firenze, nella Villa medicea dei Cento Camini ad Artiminio e nella Sala Ottogonale della Fortezza da Basso di Firenze. Utilizza nel suo lavoro materiali come fibra di carbonio oltre a quelli tradizionali, come marmo, bronzo, alabastro, ceramica oltre a videoproiezioni, suoni, effetti e musica.
Il programma sintetico degli appuntamenti “Incontri a Palazzo Blu” è il seguente:
26 aprile, ore 17.30 – Patrizio Roversi e Roberto Battiston – (ingresso libero)
8 maggio, ore 17.30 – Giovanni Bignami – (ingresso libero)
1 giugno, ore 17.30 – Marco Bagnoli, Francesco Tedeschi, Fabio Peri, Nicoletta Pallini – (ingresso libero)
“Incontri a Palazzo Blu suoni immagini e parole” – 26 aprile 8 maggio e 1 giugno (ore 17:30) Auditorium di Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9 Pisa)
Per informazioni
Palazzo Blu
tel. +39 050 916.950
e-mail [email protected]
web www.palazzoblu.it
Dal 15 ottobre 2011 al 29 gennaio 2012 (prorogata fino al 5 febbraio) Palazzo Blu presenterà la terza grande mostra sui pittori che hanno radici artistiche e culturali sul Mediteranneo. Dopo Marc Chagall e Joan Mirò, tocca a Pablo Picasso, protagonista assoluto, con la sua creatività rivoluzionaria dell’arte del XX secolo.
La mostra, battezzata “Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso“, si propone come un percorso alla scoperta dell’evoluzione del genio spagnolo: dal periodo giovanile nella Barcellona durante i primi anni del XX secolo all’esplosione della creatività che lo ha condotto a esplorare innumerevoli avanguardie e movimenti artistici segnandoli indelebilmente con la sua arte.
Pezzo forte della mostra di Palazzo Blu sarà la collezione di 59 linogravure (disegni su placche di linoleum, effettuati con una tecnica di incisione simile alla silografia, provenienti dal Museo Picasso di Barcellona), dalla quale si articolerà percorso espositivo con opere (dal 1901 al 1970) comprendenti dipinti, disegni su carta, litografie e acqueforti e ceramiche provenienti dai musei Picasso di Barcellona, Malaga e Antibes.
La mostra è stata realizzata con il contributo dalla Fondazione Palazzo Blu, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, dell’Ambasciata di Spagna in Italia e del Comune di Pisa.
Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso – Palazzo Blu (dal 15 ottobre 2011 al 29 gennaio 2012 ma poi estesa fino al 5 febbraio)
Biglietti
intero 9 euro
ridotto 7,5 euro
Visite
orario dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00
sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00
Aperture straordinarie
19 novembre dalle 10:00 alle 24:00)
24 dicembre (dalle 10:00 14:00)
25 dicembre (dalle 14:00 alle 20:00)
31 dicembre (dalle 10:00 alle 14:00)
1 gennaio (dalle 14:00 alle 20:00)
Prenotazioni per gruppi e visite guidate
Impegno e Futuro (tel. 050/281515)
Per Informazioni
Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti, 9)
tel. 050 916950
e-mail [email protected]
web www.palazzoblu.it
Non lasciatevi ingannare dall’arredamento retrò in stile anni ’70: il piatto forte della Pasticceria Principe si trova posizionato sui piani della vetrina. Sono le paste o meglio le preparazioni dolciarie, come si dice a Pisa i “pezzi dolci”, tra le quali svettano le sfoglie. Disponibili in un buon numero di varianti (con ripieno di riso, crema, ananas, mela, cioccolato, o ricotta) o ancora vuota, le sfoglie di Principe sono tra le migliori sfornate a Pisa. Il momento migliore per gustarle è durante la mattinata, magari a colazione, quando sono appena tolte dal forno (anche se ovviamente la Pasticceria provvede a produrre nuove infornate di paste fino al primo pomeriggio) e hanno quella gustosa fragranza e quello tocco un po’ morbido e un po’ croccante che le rende il nemico numero uno della linea e della dieta. Folgoranti sono anche i budini al riso e gli occhi di bue, oltre alle bigné in formato tradizionale e mignon, alle brioche e ai croissant (o meglio i “Cornetti” come sono chiamati a Pisa).
Non mancano anche pezzi salati come brioche imbottite di formaggio e affattati, panini, gustosi sandwich alla crema di tonno o voulevant al formaggio e prosciutto o al wurstel. Il locale permette ovviamente di acquistare anche vassoi di paste da asporto.
Pasticceria da Principe
Via Gian Battista Queirolo, 1 Pisa
Tel. 050 25312
I pasti sono serviti in una sala, dotata di un’illuminazione un po’ freddina. Il menù comprende i piatti del giorno (una decina tra primi e secondi) e i “classici” della casa e, da poco, anche un menù degustazione. Le specialità sono tanto i piatti di mare quanto quelli di carne con una leggera prevalenza dei primi: tra le portate “marittime” sono spettacolari le linguine ai calamaretti e le lasagnette di mare mentre tra i secondi la fa padrona la qualità del pesce (servito in crosta o al forno) e del baccalà.
Riguardo ai piatti di carne, la scelta, ben condivisibile, del ristorante è qualle di puntare su bistecche, lombate e tagliate di chianina e nell’offrire primi tradizionali (pappardelle ai porcini, ravioli di ricotta e spinaci, tortelli di “mucco pisano”) preparati con competenza.
Quando la stagione lo consente, la Buca propone anche varie portate a base di tartufo, servito sull’uovo al tegamino, insieme ai tagliolini o con la carne. Buona è la carta dei vini mentre è limitata la scelta dei vini a bicchiere. Sorbetti, crema catalana, torta di crema pasticcera completano la non abbondantissima scelta tra i dessert
Prezzo medio: due portate bevande escluse 25/30 euro
Specialità Carne e pesce
La Buca
via d’Azeglio 6
Tel. 050/24130
e-mail [email protected]
web www.labucapisa.it
Il museo, che ha cambiato nome in seguito alla ristrutturazione completata nell’ambito del progetto “I Luoghi della Memoria” per i 150 anni dell’Unità d’Italia, conserva documenti di altissimo valore per il Risorgimento e la storia dell’unità d’Italia: la versione autografata da Mazzini del Giuramento della Giovine Italia, la Lettera di dimissioni di Mazzini da Triumviro presentata negli ultimi giorni della Repubblica Romana (l’episodio più alto del Risorgimento Democratico-repubblicano) per non dover sottoscrivere la resa alle truppe francesi e l’Ultimo scritto di Giuseppe Mazzini, un articolo per il giornale la “Roma del Popolo”.
In una sezione sono inoltre conservati alcuni degli oggetti personali di Mazzini: la Chitarra, che Mazzini suonava anche con una certa competenza, uno Spartito autografo (la trascrizione di un canto popolare svizzero), le foto dagli album delle famiglia dei Nathan e dei Rosselli, tra cui le primissime immagini di Mazzini stesso e il Sigillo multiplo donato da Mazzini al suo grande amore Giuditta Sidoli.
Inoltre il Fondo cartoline del Museo è grazie ai 150 esemplari esposti la più grande raccolta italiana di cartoline di argomento risorgimentale visitabile dal pubblico.
Nelle stanze della Domus sono conservate anche delle opere d’arte come il Ritratto di Mazzini realizzato a Londra nel 1865 da Serafino De Tivoli uno dei primi esponenti del movimento macchiaiolo, o il Mazzini nell’atto di scrivere il suo ultimo articolo di Carlo Ademollo e il Busto di Mazzini opera del livornese Giulio Guiggi.
Infine un’ultima sezione del museo è rappresentata dagli oggetti provenienti dall’ex-museo civico pisano, si tratta prevalentemente di cimeli garibaldini, tra i quali è il caso di ricordare la Carrozza usata da Garibaldi durante la III guerra d’indipendenza (e dalla quale sarebbe stato dettato il celebre telegramma “Obbedisco!”, l’Elenco originale dei Militi del Battaglione universitario Toscano impegnato nell’eroica battaglia di Curtatone e Montanara e due disegni di Alessandro Lanfredini, futuro pittore di una certa fama.
Il Memoriale Mazzini dopo l’inaugurazione del 20 ottobre 2011 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, doveva essere aperto al pubblico dal 10 novembre 2011. L’apertura è invece avvenuta dal marzo 2012.
In seguito alla ristrutturazione la nuova Domus è organizzata in due blocchi funzionali (museo e biblioteca) e in tre spazi: l’area museo, che occupa il piano terra e il primo piano del corpo principale con un nuovo ingresso indipendente su via Mazzini; l’area biblioteca che occupa due porzioni di edificio non contigue, e la parte su via D’ Azeglio che è la zona ingresso sul giardino.
Sopra l’ingresso (in via d’Azeglio) campeggia ora la riproduzione del giuramento Giuramento della Giovane Italia di Giuseppe Mazzini realizzata con una struttura in profilati metallici e lettere in acciaio inox di spessori variabile.
Foto pubblicate per gentile concessione del Memoriale Mazzini.
Domus Mazzinina
via Giuseppe Mazzini 71
e-mail [email protected]
Web www.domusmazziniana.it
Ingresso: dal lunedì al venerdì 09:00-13:00.
Di dimensioni notevoli per essere un comune B&B, il Centro Storico occupa 4 piani di una dimora nobiliare del Settecento, con pavimenti antichi e affreschi originali. L’arredo è “stiloso” ma semplice, con mobili all’antica e attrezzature moderne.
Le 14 camere (matrimoniali/doppie, singole, triple e quadruple) hanno tutte il bagno privato (la maggior parte con bagno in camera, alcune con bagno privato al piano), sono dotate di televisione e accesso internet wi-fi, hanno ampie finestre che si affacciano sul corso pedonale o sul tranquillo retro.
La prima colazione è servita a buffet dalle 8.00 alle 10.00 ed è composta da thé, caffé, latte, succhi di frutta, marmellate, pane, brioches, dolci tipici, salumi e formaggi.
Al piano principale ci sono 6 camere e la sala colazioni, al secondo e terzo piano rispettivamente 3 camere, al quarto piano si trova una mansarda e un piccolo appartamento con soppalco è posto in un altro corpo del palazzo.
Per gli ospiti è anche a disposizione un angolo cucina di cui servirsi per le proprie necessità.
Camere 12
Prezzi
Tipologia | Bassa stagione | Media stagione | Alta stagione |
---|---|---|---|
Doppia/matrimoniale | 49 euro | 59 euro | 79 euro |
Singola | 39 euro | 45 euro | 50 euro |
Tripla | 79 euro | 89 euro | 95 euro |
Quadrupla | 89 euro | 99 euro | 109 euro |
La camera doppia con bagno privato esterno costa 10 euro in meno.
Anticipo da concordare e pagare via carta di credito o bonifico bancario solo per prenotazioni telefoniche o via e-mail che riguardino permanenze superiori alle due notti
Modalità di pagamento
Contanti
Carta di credito (Visa, Mastercard, American Express)
Bancomat
Colazione servita
Servizi aggiuntivi
Lettino per bambini (10 Euro al giorno ma gratuito per i bambini sotto i due anni) e letto supplementare (15 euro al giorno).
Wi-Fi e collegamento a Internet da postazione fissa gratuito.
Servizio di noleggio biciclette
Lingue straniere parlate Inglese
Relais Centro Storico
Corso Italia, 26 – 56127 Pisa
Telefono: +39 050/45231
e-mail: [email protected]
Web: www.centrostoricopisa.it
Maison La Nunziatina è un intimo e piacevole appartamento autonomo con soffitto a travicelli e pavimento in cotto, composto da un ampio soggiorno con angolo cottura attrezzato, due camere doppie di cui una più ampia e una più piccola e un bagno in comune.
Maison La Nunziatina offre agli ospiti la possibilità di avere l’intimità di casa propria nel cuore più vivo della vita quotidiana cittadina ed è la sistemazione ideale per famiglie e gruppi di amici.
La colazione tradizionale è fai da te, a base di caffè, tè, latte, fette biscottate, biscotti, burro, marmellata e succhi di frutta. Gli ospiti che lo desiderano possono servirsi dell’ottimo e assortito forno che si trova a pochi metri dal B&B e anche accordarsi per la consegna a domicilio di fragranti brioches, pani di ogni varietà, focacce locali, torte casalinghe, salumi e formaggi e goloserie per tutti i gusti.
Camere 2 con bagno condiviso, di cui una può ospitare fino a 4 persone.
prezzi: variano in base al periodo e a festività particolari.
L’alta stagione va da Giugno a Ottobre compresi.
Camera doppia/quadrupla (letto matrimoniale più 2 posti in letto a castello): per 2 persone da 40 a 60 Euro.
Camera doppia (letto matrimoniale): per 2 persone da 30 a 50 Euro.
Supplemento per ogni posto letto aggiuntivo: 15/20 Euro.
E’ possibile prenotare anche per lunghi periodi.
Modalità di pagamento: acconto tramite bonifico o secondo accordi, saldo all’arrivo con pagamento solo in contanti.
Colazione fai da te
Servizi aggiuntivi:
Possibilità di parcheggio a pagamento all’aperto o a chiuso nei dintorni (il B&B è in zona a traffico limitato)
Lettino da campeggio gratuito su richiesta
Letto supplementare: 15/20 Euro al giorno
Possibilità di bicicletta gratuita, su richiesta
Lingue straniere: Inglese
Periodo apertura: sempre
Contatti
B&B Maison La Nunziatina
Via del Cappello n.3
Telefono: +39 345 1398464
e-mail: [email protected]
Web: www.bedandbreakfast-pisa.net
Situato al piano terreno di un bel palazzo, è composto di 4 camere accuratamente arredate e tutte servite da bagno privato. Le confortevoli stanze sono dotate di televisione, impianto di riscaldamento, aria condizionata e collegamento internet Wi-Fi. Le stanze sono pulite tutti i giorni e la biancheria viene cambiata ogni 3 giorni per le lunghe permanenze.
La colazione all’italiana è servita a buffet dalle ore 8.30 alle 10.30 nella saletta con vista sui giardini e in terrazza durante la bella stagione, ed è composta da torte e marmellate artigianali, brioche, biscotti, fette biscottate, succhi di frutta, yogurt, caffè, the, cioccolata, tisane. Agli ospiti con esigenze di orario diverso viene fornito uno snack da asporto, con succo di frutta e brioche di vari tipi.
Camere: 4
Prezzi
singola con bagno privato esterno 40 euro, doppia con bagno privato esterno 69 euro, singola con bagno interno 40 euro, doppia con bagno interno 69, tripla 89 euro
Acconto 50% del totale da pagare tramite bonifico bancario o carta di credito
(Le cancellazioni possono avvenire fino a 7 giorni prima dell’arrivo ed è indispensabile comunicare l’orario di arrivo)
Modalità di pagamento (all’arrivo)
Contanti
Carta di credito
Bancomat
Servizi aggiuntivi
Lettino (per bambino) fornito gratuitamente
Wi-Fi gratuito
Noleggio biciclette gratuito
Parcheggio: sono disponibili un parcheggio a pagamento in strada sotto il B&B e due garage custoditi a 300 metri. Possibilità di parcheggio gratuito in struttura esterna a 1,5 km dal B&B.
Navetta da e per aeroporto, al prezzo di 10 euro
Lingue straniere: Francese, Inglese.
Bed and Breakfast Il Giramondo
Via Lavagna 22 Pisa
Tel/Fax.: 0509910597
Cellulare: +393929122880
e-mail: [email protected]
Web:www.ilgiramondo.pisa.it
L’ospitalità e l’ambiente sono accoglienti e familiari e il caldo arredo, costituito da mobili antichi, tappeti, quadri, rende la struttura confortevole e permette agli ospiti di sentirsi come a casa loro.
La colazione continentale viene servita nella sala della casa e offre un ricco assortimento di salato e dolce, con salumi, uova, torte fatte in case, frutta fresca, cereali, caffè, tè, latte, succhi di frutta.
6 camere (1 matrimoniale e 1 singola con bagno condiviso) 3 doppie/matrimoniali e 1 tripla tutte con bagno privato (interno o esterno in uso esclusivo).
I prezzi
Singola: 45 euro (35 euro con bagno condiviso)
Doppia/matrimoniale: 60 euro (50 euro con bagno condiviso)
Tripla 75 euro (60 euro con bagno condiviso)
Modalità di pagamento:
Acconto del 50% del totale da pagare tramite bonifico bancario o carta di credito
Acconto rimborsabile fino a 10 giorni prima dell’arrivo.
Modalità di pagamento (all’arrivo)
contanti
carta di credito
bancomat.
Servizi aggiuntivi:
Lettino aggiuntivo (per bambino) fornito gratuitamente
Letto supplementare: 10 euro al giorno
Wi-Fi gratuito
Parcheggio coperto custodito a pagamento, parcheggi all’aperto nelle vicinanze a pagamento fino alle ore 20.00 (il B&B si trova in zona a traffico limitato)
Servizio navetta da e per l’aeroporto a 10 euro
Lingue straniere parlate Inglese
B&B Gli Arlecchini
Via Alessandro Manzoni 14
Cellulare 329/0127309 – 339/7496062
email: [email protected]
web: www.gliarlecchini.it
Gli ospiti che alloggiano nelle quattro camere, tutte molto confortevoli e con bagno privato, potranno godere della bella sala panoramica, dove si fa anche la colazione, e della piacevole terrazza che si affaccia sulla città. Le camere, con climatizzatore, sono pulite tutti i giorni e la biancheria viene cambiata ogni 3 giorni nel caso le permanenze si protraggano per un periodo lungo.
L’attico e le camere sono accoglienti grazie al bell’arredamento curato in ogni dettaglio dalla padrona di casa.
La ricca colazione all’italiana è servita a buffet dalle ore 8:30 alle 10:30 nella sala panoramica e in terrazza quando la stagione lo permette, ed è composta da torte e marmellate di produzione artigianale, brioche, biscotti, fette biscottate, succhi di frutta, yogurt, caffè, the, cioccolata, tisane.
Agli ospiti con esigenze di orario diverso viene fornito uno snack da asporto, con succo di frutta e brioche di vari tipi.
Camere 4 (2 doppie, 1 tripla, 1 quadrupla) 2 hanno il bagno in camera e 2 hanno il bagno condiviso.
Prezzi
Singola con bagno 45 euro (35 euro con bagno condiviso).
Doppia con bagno 65 euro (55 euro con bagno condiviso);
Tripla con bagno 89 euro (79 euro con bagno condiviso)
Anticipo pari al 50% della spesa prevista da pagare con bonifico bancario o carta di credito.
Pagamento (all’arrivo)
Contanti
Carta di Credito
Bancomat
Colazione servita
Servizi aggiuntivi
Lettino da bambino fornito gratuitamente
Wi-Fi gratuito
Uso gratuito delle biciclette
Servizio navetta da e per aeroporto/stazione ferroviaria fornito al prezzo di 10 euro.
Lingue straniere: Francese, Inglese.
Bed and Breakfast Dei Cavalieri
Piazza Sant’Antonio 4
Tel/Fax +39 050/9910597
Cellulare +39 392/9122880
e-mail: [email protected]
Web: www.deicavalieri.pisa.it
Il murale è una testimonianza straordinaria per vari motivi: i colori hanno tonalità più sfumate delle altre opere, per richiamarsi ai palazzi pisani e alle tonalità della città, e, soprattutto è l’unica opera pubblica di Haring rimasta in Italia: il graffito sullo zoccolo del Palazzo delle Esposizioni a Roma è stato eliminato dalle opere di “restyling” dell’edificio, un altro graffito lungo la linea della metropolitana A sempre della Capitale posto sulle pareti del ponte Pietro Nenni è stato cancellato nel 2001, gli interni del negozio Fiorucci a Milano sono stati “staccati” e venduti all’asta. È l’unico intervento che Haring concepì come permanente e non effimero, scegliendo delle tempere acriliche che conservassero la qualità dei colori nel tempo e fossero facilmente recuperabili un domani. Tuttomondo è considerato il testamento spirituale di Haring, scomparso per AIDS a soli 31 anni nel Febbraio 1990, pochi mesi dopo avere lasciato un inno alla vita proprio su quel muro pisano.
Tuttomondo è stata anche un’esperienza indelebile per molti cittadini che furono coinvolti: il parroco lungimirante che accettò di ospitare l’opera senza conoscerne il contenuto, l’assessore combattivo, i bambini che disegnarono con Haring, i molti curiosi che si avvicinarono da spettatori e finirono per aiutare, tutti coloro che hanno documentato l’evento con le loro fotografie e gli studenti e gli artigiani della Caparol (la ditta che fornì le vernici e sponsorizzò il lavoro) che aiutarono a colorare.
Purtroppo il passare del tempo, gli agenti atmosferici e l’inquinamento stanno danneggiando l’opera: i colori cominciano infatti a sbiadirsi. È aperto il dibattito sull’intervento di restauro e si auspica che istituzioni locali, privati e Fondazione Haring provvedano a tutelare questo bene.
Foto pubblicate per gentile concessione di Edizioni ETS e tratte dal libro Keith Harring a Pisa. Cronaca di un murales. © Edizioni ETS, © Antonio Bardelli, © CippiPitschen, © Estate of Keith Harring
Lo sapevate che:
Pittore e writer statunitense Keith Haring (1958-1990) è tra gli artisti più rappresentativi della Pop-Art e del graffittismo di frontiera: conosciuto in tutto il mondo per le sue figure colorate, stilizzate e vivacissime, ha fortemente influenzato col suo estremo minimalismo l’arte e la grafica moderna. Figlio di un disegnatore collaborò fin da giovane con artisti e performer quali Madonna, Grace Jones, Bill T. Jones, William Burroughs, Yoko Ono e Andy Warhol.
Artista dell’effimero che dipingeva a spray su materiali urbani e supporti di nessun valore (la sua popolarità iniziò con i “Subway Drawings”, veloci disegni in gesso sui pannelli pubblicitari vuoti nei sotterranei della metropolitana), divenne presto uno dei più importanti esponenti della cultura pop americana degli anni Ottanta, ricevendo commissioni da musei e città di tutto il mondo (San Paolo, Londra, Parigi, Berlino, Tokio…). Tale è la sua popolarità che molti dei suoi lavori sono stati rubati dalla loro collocazione originaria e venduti ad aste e musei.
Grazie anche alla capacità di comunicare in maniera immediata con la semplicità dei suoi segni, l’immaginario di Haring è diventato un linguaggio visuale universalmente riconosciuto del ventesimo secolo. Tuttomondo nacque dal casuale e fortunato incontro a New York fra l’artista e l’allora giovane studente pisano Piergiorgio Castellani, oggi produttore di successo dell’omonima azienda vinicola pisana: i due si incontrarono all’East Village, lo studente riconobbe l’artista, l’artista lo invitò l’indomani al suo laboratorio e da lì nacque la proposta di realizzare una sua opera anche in Italia…
Tuttomondo, il Murale di Keith Haring
Angolo tra Piazza Vittorio Emanuele II e Via Massimo d’Azeglio.
Il murale è sempre visibile
Si apre all’altezza del Ponte di Mezzo e fronteggia Piazza Garibaldi posto sul lato opposto del fiume.
Al lato sinistro di Piazza XX settembre (tenendo le spalle alle Logge di Banchi) si trova Palazzo Gambacorti (sede del Comune): bell’edificio del gotico pisano che sfoggia un doppio ordine di bifore e iscrizioni e stemmi che arricchiscono la facciata.
L’edificio è oggi sede del comune, per questo la piazza è nota dai pisani come piazza del comune.
Dall’atrio sulla piazza si accede al cortile interno che presenta colonne con capitelli del XV secolo e mura decorate con stemmi delle magistrature.
Sul lato sinistro si staglia invece la torre con l’orologio del Palazzo Pretorio dove oggi ha sede la biblioteca comunale.
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Nell’area in cui sorge il Palazzo Blu si trovava un complesso di edifici che dall’epoca precomunale in poi ha subito molteplici trasformazioni ed ha ospitato le dimore di molte famiglie nobiliari pisane. La struttura principale del Palazzo risale al tardo Cinquecento e fu mantenuta fino al Settecento, mentre gli ultimi significativi interventi risalgono a poco dopo l’Unità d’Italia. Palazzo Blu ospita l’esposizione permanente della collezione d’arte della Fondazione CariPisa, organizza grandi mostre su personalità storiche pisane (Galileo Galilei, Ippolito Rosellini) e su artisti internazionali che hanno operato nel Novecento sulle rive del Mediterraneo (Chagall, Mirò). Cura inoltre delle mostre che presentano le nuove acquisizioni o approfondiscono aspetti della propria collezione e organizza laboratori didattici per le scuole.
L’importante collezione è iniziata con gli acquisti della Cassa di Risparmio di Pisa fra il 1950 e il 1980 e si è arricchita con donazioni di collezionisti e artisti locali e con nuovi acquisti. La collezione permanente consente ammirare opere di pittura, scultura, grafica e manufatti artistici dal trecento a oggi esposte nelle sale del Palazzo tramite un suggestivo allestimento che ricostruisce alcuni ambienti dell’antica dimora signorile con tanto di arredi originali.
Tra le opere più rilevanti sono da segnalare il “Polittico di Agnano” di Cecco di Pietro, la “Madonna con bambino e santi” di Taddeo di Bartolo, affreschi di Benozzo Gozzoli (come “La Vergine, San Giovanni e angeli ai lati della croce” ritrovato nella chiesa di san Benedetto), quadri di Vincenzo Foppa (“san Bernardino”), di Artemisia Gentilischi (“Clio la musa della storia”). Vi sono inoltre sculture di Nino Pisano (“Il Cristo” ligneo”) e l’intera raccolta di Ottavio Simoneschi (pitture, monete e mobili antichi), incisioni di Viviani e manufatti di maestri dell’alabastro.
Molta ricca è la collezione di quadri e dipinti del XIX e XX secolo. Tra le circa 150 opere esposte meritano senz’altro una citazione quelle di Luigi Gioli (“Alberata di Pioppi”), Ernesto Treccani (“Autoritratto”), Orfeo Tamburi (“Case e rue Habillon”), Giovanni Boldini (“Contadine di Le Puy”), Virgilio Guidi (“Marina di san Giorgio”), Bruno Saetti (“Natura morta con frutta”), Gianni Bertini (“L’Apocalisse”) e Filippo De Pisis (“Natura morta con mortaio”).
Il Palazzo dispone inoltre di confortevoli spazi per eventi interni ed esterni alla Fondazione: un moderno auditorium con attrezzatura multimediale (130 posti a sedere), un ampio foyer e una Caffetteria. Completano le infrastrutture un bookshop specializzato in pubblicazioni d’arte e gli uffici della Fondazione Palazzo Blu e della Fondazione CariPisa.
La tonalità “celeste color del cielo” che riveste l’esterno del Palazzo può oggi apparire un colore stravagante: eppure risale alla fine del ‘700. E’ stata infatti recuperata la stessa tonalità di azzurro trovata negli strati più antichi di pittura della facciata, probabilmente dovuta al gusto di alcuni ospiti di San Pietroburgo che soggiornarono all’epoca nel palazzo.
Foto di Gronchi FotoArte pubblicate per gentile concessione della Fondazione Palazzo Blu.
Palazzo Blu Palazzo d’Arte e Cultura (Palazzo Rosselmini Gualandi)
Lungarno Gambacorti, 9
Tel. 050/916 950
e-mail [email protected]
Web: www.palazzoblu.org
Accesso disabili
Ingresso gratuito (per le Collezioni della Fondazione CariPisa e Mostre Dossier): dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00 e dal sabato alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso mezzora prima della chiusura).
Chiusura: Lunedì
Visite guidate a pagamento in lingua italiana, inglese, francese e tedesca, su prenotazione.
L’ingresso alle mostre temporanee è a pagamento
Costruite su una base a pianta quadrata e contraddistinte da dodici pilastri le Logge erano in origine destinate a ospitare il mercato della lana e della seta.
Furono edificate agli inizi del XVII secolo per ordine di Ferdinando I su un disegno di Bernardo Buontalenti (ma l’attribuzione è incerta). Le Logge dei Banchi ospitano oggi concerti, rassegne e sono sede di mercatini gastronomici e mostre di antiquariato e costituisce oggi un frequentato luogo di ritrovo per studenti e giovani.
Logge dei Banchi
Piazza XX settembre/via di Banchi
Lungo Corso Italia sono presenti molti negozi di celebri marchi commerciali italiani e stranieri. Favorita dalla zona pedonale e dalla collocazione centrale è una strada frequentatissima dalle prime ore del mattino fino alla tarda serata.
Nei giorni festivi e nel sabato Corso Italia è letteralmente presa d’assalto da ragazzi e adolescenti che si riversano sulla strada e si divertono facendo le “vasche”, ovvero passeggiando avanti e indietro senza meta.
All’altezza della Chiesa di santa Maria del Carmine, campeggia la statua di Nicola Pisano, e su Corso Italia si affacciano anche il seicentesco Palazzo Simoneschi (n.59), palazzo Gambacorta (n.58) e la trecentesca Chiesa di san Domenico rifatta nel XVIII e recentemente restaurata.
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Posta sul Lungarno Gambacorti, tra il Palazzo del Comune e Palazzo Blu, Santa Cristina ha l’aspetto di un edificio ottocentesco: dell’antica chiesa del secolo X-XI (documentata già dal 700), resta soltanto l’abside semicircolare ornata con archetti ciechi. Originariamente dedicata a San Bartolomeo, la chiesa cambiò nome quando vi furono riposte le reliquie di Santa Cristina (1028).
In questa chiesa Santa Caterina ricevette le stimmate il 1° Aprile 1375, mentre pregava davanti al crocefisso ligneo che fu trasferito nel 1563 a Siena nella Cappella della Casa di Santa Caterina, per volere di Cosimo I de’Medici e del quale oggi rimane una copia ottocentesca.
L’evento è ricordato da una lapide sul lato destro della chiesa e dal dipinto tardo cinquecentesco di Domenico Passignano.
La facciata ha frontone triangolare sorretto da quattro paraste e finestra rotonda sopra l’ingresso, l’interno è a una sola navata con tipica decorazione a strisce bianche e scure: vi si conservano resti delle decorazioni murali monocrome neoclassiche e una bella tavola trecentesca con Madonna e bambino. Il 24 Settembre 1989 il santuario è stato meta di preghiera, durante una visita a Pisa di Papa Giovanni Paolo II.
Chiesa di Santa Cristina
Lungarno Gambacorti, 1
Accesso gratuito: poco prima e poco dopo gli orari della Messa, le mattine alle ore 8.00 e le domeniche alle ore 9.00 e alle ore 12.00.
…Proprio di fronte all’ingresso della chiesa sorgeva un tempo il ponte romano in legno che collegava le due parti della città e sulla destra della chiesa si trovava anticamente la Casa Buonconti dove Santa Cristina soggiornò alcuni mesi scrivendo a vari Signori d’Italia lettere d’incitamento alla Guerra Santa.
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Santa Maria della Spina ha subito notevoli restauri per i danni causati dalle piene dell’Arno, finché nel 1871 fu scomposta (letteralmente pezzo per pezzo) e ricostruita sul lungarno Gambacorti nella posizione attuale: un’operazione che ha causato la perdita di numerose sculture e l’eliminazione di alcune parti (come la sagrestia) della chiesa.
L’esterno è un fiorire di guglie, edicole, statue e decorazioni marmoree che fanno di questo piccolo oratorio un gioiello del Gotico pisano. Tra le statue, La Madonna con Bambino e i due Angeli posti nell’edicola sopra la facciata sono di Giovanni Pisano, mentre la Madonna con Bambino presente nel pilastro angolare destro è opera di Giovanni di Balduccio. Quelle esposte sono copie, gli originali sono conservati nel Museo San Matteo.
L’interno spoglio ma ugualmente grazioso ospita ai lati del presbiterio le statue di San Giovanni Battista, Madonna col Bambino (nota anche come Madonna della Rosa) e San Pietro realizzate da Andrea e Nino Pisano.
La Madonna del Latte nel tabernacolo è una copia: l’originale è nel museo di San Matteo.
A sinistra nel tabernacoletto c’è ancora il reliquario che conservava la Spina.
Santa Maria della Spina
Lungarno Gambacorti (all’altezza del Ponte Solferino)
Accesso disabili Parziale
Ingresso dal martedì al venerdì 11:00/12:45 – 14:00/16:45; sabato e domenica: 11:00/12:45 – 14:00/17:45
Chiusura: Lunedì
Biglietto: 2,5 euro; ridotti (bambini sotto i 10 anni, adulti sopra i 65 anni, invalidi civili) 1,5 euro.
Chiamata anche Duomo Vecchio (l’arcivescovo vi celebrava la messa quando il duomo di Piazza dei Miracoli era in costruzione) è una delle più antiche chiese di Pisa. Edificata intorno all’800 San Paolo a Ripa d’Arno fu poi ricostruita a cavallo tra l’XI e il XII secolo, per essere poi fortemente modificata nel XVIII secolo.
Devastata dal bombardamento alleato che nel settembre 1943 colpì Pisa, e la zona di Porta a Mare in particolare, è stata ricostruita nel dopoguerra.
L’esterno della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno si è parzialmente salvato: presenta una facciata a cinque arcate cieche all’interno delle quali sono incorniciati rosoni e losanghe.
L’interno ha una pianta a croce latina ed è pressoché interamente ricostruito. La chiesa merita comunque una visita per ammirare le tre navate divise da 10 colonne con capitelli romanici, e gli affreschi, sopra il primo pilastro a sinistra, dei Santi Bartolomeo Apostolo e Francesco realizzati dal Buffalmacco.
Nel braccio sinistro del transetto è collocata la Madonna con Bambino e i Santi Ranieri, Torpé e due Santi (1397) di Turino Vanni.
Nella controfacciata si trova un maestoso sarcofago romano con teste leonine destinato ad accogliere le spoglie di Burgundio, giurista pisano del XII secolo.
Lo sapevate che:
… Burgundio (chiamato anche Burgundione) è stato un esimio giurista medioevale (insegnò all’università di Parigi e tradusse dal greco al latino la “Fonte della Sapienza” di Giovanni Damasceno e soprattutto, i passi greci del Digesto di Giustiniano) e un importante uomo politico pisano: fu ambasciatore della città toscana a Costantinopoli e partecipò al Consiglio Laterano del 1179. Conobbe l’Imperatore Federico Barbarossa al quale dedicò la traduzione dal greco “Della Natura dell’uomo” del filosofo greco Nemesio. Morì a Pisa in età molto avanzata.
San Paolo a Ripa d’Arno
Indirizzo: Piazza San Paolo a ripa d’Arno
Accesso: Chiusa. La chiesa al momento è in stato di restauro.
Nonostante le dimensioni e la struttura ottagonale possano far ritenere che si tratti di un battistero, questo edificio religioso non lo è, almeno in riferimento alla chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno.
Non è infatti posto davanti all’entrata della chiesa a simboleggiare l’ingresso del neo-battezzato nella comunità cristiana. Edificato intorno alla prima metà del XI secolo e ipoteticamente attribuita a Diotisalvi, la Cappella di sant’Agata è una struttura in laterizi con un interno spoglio ma suggestivo ornato solo da alcune teste di angelo: gli unici resti degli affreschi del XII.
Secondo però un’altra suggestiva teoria, la Cappella sant’Agata originariamente sarebbe stato in effetti il battistero di una chiesa (forse il vero “duomo vecchio”), sorta dove ora si trova la chiesa di San Paolo a Rima d’Arno, poi successivamente smantellata. In seguito a questo abbattimento, il battistero sarebbe stato “adattato” a cappella…
Cappella di Sant’Agata
Indirizzo: via san Paolo