Incastonata tra i palazzi sul Lungarno Pacinotti, è attestata dal 1150 col nome di San Salvatore a Porta d’Oro per la vicinanza a un’antica porta delle mura altomedievali. Alla Chiesa fu dato il nome di Madonna dei Galletti nel 1640, dopo il ritrovamento in una casa in demolizione della famiglia pisana dei Galletti dell’affresco della Madonna col Bambino, opera tardo trecentesca del senese Taddeo di Bartolo che fu staccata e inserita nell’altare maggiore della Chiesa, eretto per l’occasione.
Rinnovata nel Seicento e Settecento in stile barocco, la Chiesa presenta un’elegante facciata disegnata dall’architetto Ignazio Pellegrini (1758): sopra la porta d’ingresso è posta l’epigrafe del 1115 che ricorda la vittoriosa impresa delle Baleari contro i musulmani (1113-1115). L’interno di Santa Maria dei Galletti è di intime dimensioni, a navata unica con una piccola cappella su ciascun lato e conserva un prezioso soffitto seicentesco a cassettoni dorati con incastonati i dipinti su tela di Jacopo Vignali (Crocifissione), Cecco Bravo (Via Crucis) e Francesco Curradi (Cristo e Pilato). Sulle pareti si possono apprezzare eleganti decorazioni a stucco e ai fianchi dell’altare due graziose statue lignee settecentesche con angeli porta candelabro.
Chiesa di Santa Maria (o della Madonna) dei Galletti
Lungarno Pacinotti, angolo Via Curtatone e Montanara
Ingresso gratuito: Domenica e festivi ore 9.50-11.10;
dal 1° Ottobre al 30 Giugno da lunedì a venerdì ore 16.30-19.00
Chiusura: sabato