Dal 10 al 16 Giugno prende il via la Terza edizione de I Teatri del Sacro, kermess con una calendario di spettacoli di teatro, danza e musica dedicati alla spiritualità e alla religiosità popolare: 22 spettacoli selezioni tra oltre 250 artisti e compagnie provenienti da tutta Italia e che vedranno sul palco alcuni dei rappresentanti più significativi del teatro contemporaneo (scarica qui il calendario completo e dettagliato della manifestazione).
Le location dell’evento lucchese sono il teatro del Giglio il Teatro san Girolamo il Complesso del San Micheletto e la Chiesa di San Giovanni. L’accesso a tutti gli spettacoli è gratuito. A causa della grande partecipazione di pubblico verranno distribuite venti minuti prima dello spettacolo, all’ingresso dello spazio di messa in scena, delle apposite contromarche fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Tra gli spettacoli in cartellone si segnala quello di esordio (10 giugno al Teatro San Girolamo): Clarel Poema e pellegrinaggio in Terra Santa di Herman Melville (versione italiana e adattamento Valter Malosti), concerto per voce, oud, chitarre e live electronics. Interpretato e diretto da Valter Malosti, noto registra teatrale (“Corsia degli incurabili”, “Il tempo e la stanza” “Sogno di una notte di mezza estate”) lo show è ispirato a uno sconosciuto poema di Melville e si propone come uno spettacolo suggestivo di teatro-musicale, nel quale i versi si uniscono al canto e alle note di chitarre e strumentazione elettronica. Molto attesi sono anche “I Canti del Guardare Lontano” (11 giugno al Teatro San Girolamo) e “Un po’ di Eternità per Osip e Nadežda Mandel’štam” (13 giugno sempre al Teatro San Girolamo). Il primo è un’opera, proposta da Teatrino Giullare, al confine tra teatro e poesia di Giuliano Scabia (del quale si ricorda “In capo al mondo” “Nane oca”, “Dire Fare Baciare” e l’intensa attività di azioni teatrali) che si interroga e ricerca del senso della vita e della ssua origine. L’altro spettacolo è quello dedicato a Osip Mandel’štam (il più grande poeta in lingua russa del novecento per Pasolini ed esponente di spicco dell’acmeismo) e alla moglie Nadežda, custode dei versi del marito, imparati a memoria per eludere la censura sovietica. In scena ci sono gli attori Silvio Castiglioni e Silvia Pasello in un continuo “dialogo con l’invisibile”, sostanza prima di ogni pensiero religioso.
Atteso è anche lo spettacolo “Stava La Madre” (13 giugno Chiesa di San Giovanni), rivisitazione in chiave comica di Stabat Mater di Jacopone da Todi portato in scena dalla compagnia Beat 72 e interpretato da Angela Demattè, Sandro Mabellini e Ambrogio Sparagna e La Passione (14 giugno Teatro del Giglio) durante il quale Maddalena e Giovanni Crippa, fratelli nella realtà interpretano una storia di intimità e amori visionari ispirati alla forzaa del linguaggio di “Passio Laetitiae et Felicitatis” di Giovanni Testori.