A quasi 30 anni dalla sua nascita, il Museo dell’Opera del Duomo (inaugurato nel 1986) “subirà” un riqualificazione che coinvolgerà l’impianto originale e quello di allestimento. Per completare i lavori, il museo resterà chiuso per due anni. Il progetto di restyling permetterà un nuovo allestimento e la possibilità di esporre anche i cimeli di Arrigo VII scoperti durante la riapertura del sarcofago dell’Imperatore.
Il nuovo progetto annunciato e presentato da Pierfrancesco Pacini, presidente dell’Opera Primaziale, è stato possibile grazie all’impegno della Commissione Artistica composta dai professori Antonino Caleca, Marco Collareta e Marinella Pasquinucci, e dalla professoressa Gabriella Garzella in rappresentanza della Deputazione, quello del gruppo di progettazione interno all’Opera coordinato dall’Ingegnere Giuseppe Bentivoglio per la parte edile/architettonica, e dall’Arch.Luigi Cuppellini per la parte legata al nuovo allestimento, e a quello degli specialisti (l’architetto Alessandro Grassia per la parte illuminotecnica, l’ingegnere Giampiero Mancini per quella elettrica e impianti speciali e l’ingegnere Giuseppe Littara per la parte termo meccanica).
Oltre all’esposizione dei tesori dell’Imperatore Arrigo VII la riqualificazione del Museo dell’Opera del Duomo consentirà di inserire opere provenienti da Cattedrale e Camposanto rimosse negli anni e sostituite con copie (la Madonna col Bambino di Andrea Pisano, il gruppo scultoreo di Lupo di Francesco) mentre il piano terra sarà riservato a esaltare tre capolavori il Crocifisso Borgognone, il Grifo islamico e la Madonna Eburnea di Giovanni Pisano. Il “nuovo” Museo dell’Opera prevederà un ampio bookshop e un punto ristoro.Il budget stanziato per i lavori è di circa 2 milioni e mezzo di euro. Per il periodo di chiusura l’Opera del Duomo sta valutando nuovi spazi da dedicare alle esposizione dei capolavori del Museo.