Il 9 Novembre l’Associazione degli “Amici di Pisa” festeggia la data dell’insurrezione che diede vita alla Seconda Repubblica Pisana: accadimento storico sconosciuto in gran parte anche agli stessi abitanti della città della Torre. La “prima” repubblica Pisana finì ben dopo la sconfitta delle Melorie (1284) e la perdita della Sardegna (1324) ma nel 1406 quando Pisa fu occupata dai Fiorentini, ma dopo la prima ci fu anche la Seconda Repubblica Pisana (1494-1509).
Nel 1494 con l’arrivo di Carlo VIII Re di Francia in Italia e a Pisa (nel palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, ora Palazzo Blu) i pisani stremati dal duro regime fiorentino insorsero e cacciarono violentemente l’esercito del Gilgio. Tutta la campagna seguì la città: da Cascina a Vicopoisano fino a Palaia Santa Luce, e Chianni. Seguirono 15 anni di guerre a Pisa affluirono nel 1499 molti abitanti della Provincia e la città della Torre resistette indomita: nel 1499 i fiorentini con un esercito di 15000 uomini e un centinaio di pezzi di artiglieria riuscirono a occupare il bastione di Stampace a Porta a mare ma furono poi sconfitti abbandonando i cannoni. Nel 1500 arrivarono le truppe francesi di Luigi XII che portarono un assedio poco efficace. Nel 1501 più di 500 cavalieri, 6000 fanti fiorentini attaccarono da Porta a Piagge ma i fanti furono respinti e l’esercito di ritirò. Nel 1509 la Repubblica di Firenze riuscì ad isolare Pisa (da Lucca e Genova principale e discontinuee alleate) che senza rifornimenti e stremata dalla fame si arrese l’8 giugno 1509.
Tutte queste vicende sono ricordate nell’evento pisano della presentazione che il professor Antonio Fascetti, socio fondatore degli “Amici di Pisa”, terrà nel corso della conferenza storica appositamente preparata dagli“Amici” il 7 novembre alle ore 17 presso la Sala Marcelli di via Pietro Gori n.17 .