Il 4 febbraio incontro all'Arsenale con il regista Salvatore Mereu dopo la proiezione (alle 20:30) del suo film "Bellas Mariposas"
Il 4 febbraio il regista Salvatore Mereu incontrerà il pubblico dopo la proiezione, alle 20:30 del suo film “Bellas Mariposas“. Tratto dall’omonimo libro di Sergio Atzeni, il film è ambientato a Cagliari e racconta una giornata nella vita di Cate e Luna (interpretate dalle giovani attrici Sara Possa e Maya Mulas): due adolescenti piene di sogni, di paure che sognano e hanno voglia di vivere e crescere nonostante la bruttezza della realtà nella quale vivono.
Presentata all’edizione 2012 del Festival di Venezia, la pellicola si è aggiudicata il premio di “Film più significativo del Festival” assegnato dalla Giuria del Premio Bisato d’Oro 2012 (il premio della critica indipendente). Nel cast figurano in ruoli secondari attori professionisti quali Luciano Curreli e Maria Loi (i genitori di Cate) e Micaela Ramazzotti che veste i panni della maga Alina.
Il pregio maggiore di “Bellas Mariposas” (frase in dialetto sardo utilizzata dalle ragazze nel film per descrivere le loro labbra che paiono essere “belle farvalle”) è che riesce a trasmettere un messaggio universale, i travagli e le difficoltà dell’adolescenza, attraverso una storia sui generis, in un contesto particolare e con un linguaggio inusuale (un misto tra dialetto sardo e italiano).
“Bellas Mariposas” di Salvatore Mereu (che ha girato anche il film a episodi “Ballo a tre passi” e “Sonetàula” ispirato al romanzo di Giuseppe Fiori) viene proiettato all’Arsenale anche il 4 febbraio alle 16:30, il 5 febbraio alle 18:30 e 22:30 e e il 6 febbraio alle 18:45. Il biglietto ha un prezzo di 5 euro (più altrettanti per la tessera annuale).
L’evento pisano dell’incontro con il regista Salvatore Mereu è organizzato dall’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda.
Incontro col regista Salvatore Mereu e proiezione di “Bellas Mariposas” – 5 febbraio (ore 20:30) Cineclub Arsenale vicolo Scaramucci Pisa
Per informazioni
Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda
web www.gdeledda.it
