Dall’8 luglio scattano anche a Pisa i saldi estivi: per due mesi si potranno acquistare a prezzo scontato calzature, abbigliamento e altri prodotti. In un periodo di magra come quello attuale, la possibilità di fare compere a prezzi ribassati ha un forte attrattiva.
Per evitare problemi, se non vere e proprie fregature, è bene ricordare quali sono i diritti del consumatore e quelli degli esercenti. Posto che la vendita di “fine stagione” da parte delle attivitàcommerciali deve essere preceduta dalla relativa comunicazione del “proprio” comune, durante i saldi, come durante il periodo normale il consumatore non può avvalersi del diritto di recesso per acquisti effettuati “all’interno dei locali commerciali” (vale soltanto per gli acquisti effettuati online o a domicilio).
Inoltre l’utente non può far valere i diritti della garanzia convenzionale (chiamata anche legale) se non comunica al venditore il “vizio” di conformità entro due mesi dalla scoperta (a meno che il venditore non abbia riconosciuto l’esistenza del difetto o non l’abbia occultato). La garanzia legale copre infatti i “difetti” esistenti al momento della consegna, ovvero i vizi di conformità: per esempio si acquista un capo di abbigliamento credendo che abbia determinati requisiti, in quanto comunicati dall’inserviente/gestore/titolare del negozio, quando invece ne ha altri (per esempio si acquista un maglione credendo che sia di cotone, ma poi ci si accorge che è in poliestere).Per far valere la garanzia occorre conservare lo scontrino da presentare poi all’esercente che procede alla sostituzione o riparazione del prodotto.
L’utente ha infine il diritto di provare i capi di abbigliamento, esclusa la biancheria intima.
L’esercente ha l’obbligo di comunicare per ciascun prodotto venduto in saldo, ovunque sia collocato, il prezzo pieno (in euro), la percentuale di sconto e il prezzo finale scontato (in euro) e deve tenere separata la merce scontata da quella venduta a prezzo pieno. I negozianti che accettano il pagamento tramite carta di credito, sono obbligati ad accettare tale modalità di pagamento anche durante il periodo dei saldi. Nel caso di rifiuto conviene segnalare il caso alla società servizi interbancari e a un’associazione di consumatori e non procedere all’acquisto. Durante i saldi gli esercenti sono liberi di vendere i prodotti anche a prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto. Quando un acquirente desideri avvalersi della garanzia legale per mancanza di conformità del bene acquistato, l’esercente deve provvedere al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione oppure procedere alla riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto se la riparazione e la sostituzione sono impossibili. Infine nei primi sei mesi dall’acquisto, l’onere della prova del vizio è a carico del negoziante che deve provare che il problema denunciato dal consumatore non esiste.
Buoni acquisti!