Sarà inaugurata sabato 13 giugno la mostra dell’artista Mauro da Caprile, con l’accompagnamento dei commenti critici della professoressa Paola Pisani Paganelli, presso la sala espositiva dell’ex-stazione ferroviaria di San Giuliano Terme.
L’esposizione consiste in un’antologia di 23 dipinti, che definiscono un percorso avvincente, sia dal punto di vista contenutistico che per quanto riguarda le soluzioni stilistiche. Nella selezione presentata, il leit-motiv è rappresentato dall’acqua, sia quale elemento caratterizzante il territorio ospitante, San Giuliano Terme, con la sua storica vocazione termale, sia nel ruolo di metafora ancestrale come fonte di vita ed elemento purificatore e rigenerante. L’edificio settecentesco delle terme si esibisce come soggetto privilegiato, riprodotto dall’artista con fedeltà figurativa. Nonostante ciò, è in questa rappresentazione che si percepisce in particolar modo la forza con cui l’artista trasfigura il dato realistico più abituale, spogliandolo del peso della materia e proiettandolo nella dimensione del metafisico, del sublime, dove galleggia al di sopra delle vicende umane, fino a dematerializzarsi nella visione onirica. Nelle sue composizioni Da Caprile distilla un simbolo puro nell’eternità spazio-temporale, ripetendo lo stesso esercizio per numerose altre architetture della zona, quali ad esempio il Cafè Haus, icona -con il raffinato edificio termale- del paesaggio di Bagni S. Giuliano. O ancora la neogotica Bigattiera di villa Roncioni a Pugnano, ispiratrice per l’autore di un dipinto d’inquietante impatto surreale.
Spesso l’artista assembla nello stesso quadro, in una maniera inconsueta, i più disparati soggetti, che navigano in spazialità libere da coordinate temporali e geografiche, realizzando un approccio ad una realtà altra, che viene composta e scomposta delle apparenze fenomeniche, deprivata della concretezza e della quotidianità, ad insegue le analogie e le corrispondenze nascoste nell’ordine diverso da quello razionale. Con la sua narrazione pittorica, Mauro da Caprile esplora il lato in ombra delle cose, in una percezione non logica, piuttosto intuitiva, per accostarsi alla rete sotterranea di suggestioni che legano in un nodo misterioso l’unità del tutto, fino alla proiezione verso l’infinito (che rappresenta, non a caso, il titolo di un’opera-manifesto). Il suo linguaggio è un collage di passato e presente, storia e fantasia, frammenti mitologici-classici-futuribili, immagini guizzanti di dinamismo o bloccate nella staticità, pennellate impressionistiche e stesure iperrealiste, vortici di cromatismi e vaporosità surreali. Brevemente, una alchimia visionaria e immaginifica, nel mix di concretezza e astrazione, realismo e magia. Per questa ragione, i quadri dell’artista sollecitano nell’osservatore uno spazio di silenzio per decifrare l’alone inafferrabile, il senso nascosto delle apparenze.
“San Giuliano, oasi di verde ed acque”, mostra personale di Mauro Da Caprile – dal 13 al 21 giugno, ore 10:00/12:30 e 16:00/19:30 – Sala espositiva, ex-stazione ferroviaria di San Giuliano Terme (Pi)