Il 28 giugno (ore 19:00) è in programma il vernissage della seconda tappa (28 giugno-29 luglio e 6-23 settembre) di “Così lontano così vicino“, ciclo di mostre organizzato al centro espositivo di Villa Pacchiani a Santa Croce sull’Arno: un’iniziativa del Comune di Santa Croce sull’Arno con la sponsorizzazione di Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e LABOSTUDIO srl.
Il secondo appuntamento dell’evento ideato per dare visibilità ad artisti del territorio che partecipano a iniziative di livello nazionale nel panorama dell’arte contemporanea, propone due personali: “I due stampi” di Fabio Cresci e “Who’s next, dovrebbe piovere su di voi e non su di me” della coppia Lia Pantani e Giovanni Surace.
Cresci “realizza” ambienti più che opere, intervenendo nei luoghi con segni tracce e simboli che trasmettono un richiamo alla responsabilità individuale riguardo ai fatti del mondo e alla imperfezione umana contrapposta alla perfezione della natura. Uno stampo per dolci e pani di alluminio ammaccati inaugurano così l’intervento “I due stampi” di Fabio Cresci a Villa Pacchiani. I pani, tutti marchiati dalla stessa falla (come l’uomo anche esso “imperfetto”), si accumulano sul pavimento, costruendo un percorso che si snoda fino all’ultima stanza dove un altro stampo uguale al primo, ma senza ammaccatura, conclude il percorso.
“Dovrebbe piovere su di voi e non su di me” e “Who’s next” sono le parole che danno il titolo alla mostra di Lia Pantani e Giovanni Surace: tre serie di specchi. Le prime due mostrano le frasi riportate scritte incidendo, dal retro, la superficie del vetro successivamente specchiato. Le lettere risultano come bolle sotto la superficie che rimane liscia al tatto. “Dovrebbe piovere su di voi e non su di me” è anche la frase pronunciata da Pete Townshend durante un concerto all’Arena di Verona sul quale si abbattè un temporale torrenziale. “Who’s next” è invece anche il titolo di un noto album degli Who. La frase di Townshend spezza l’incantesimo di considerare il concerto la forma più democratica di relazione tra artista del pubblico e ristabilisce le “gerarchie”, da una parte c’è il pubblico e dall’altra la star. La mostra ricorda dunque quanto la realtà, nonostante lasci spazio all’immaginazione e all’azione sia “calcolata”, sottolinea (“who’s next”) l’importanza della questione dell’identità personale (la propria immagine riflessa nello specchio) e pone interrogativi su quali possano essere gli strumenti artistici per costruire relazioni col pubblico.
A quest’ultimo concetto è dedicato il terzo gruppo di lavori di “Who’s next, dovrebbe piovere su di voi e non su di me”, quello costituito da specchi con impronte: mani, impronte digitali, graffi, tracce di appoggio riportate sul vetro che costituisce il piano di appoggio di un flipper. Tutte le impronte (anche quelle dei visitatori) potranno essere cancellate dagli artisti che decideranno quali lasciare.
Le due mostre pisane sono visitabili fino al 29 luglio e poi dal 6 al 23 settembre nel seguente orario: dal giovedì alla domenica dalle 17:00 alle 20:00 (il 5, 12, 19, 21, 26 luglio anche dalle 22:00 alle 24:00).
“Così lontano così vicino #2”: I Due Stampi di Fabio Cresci e “Who’s next, dovrebbe piovere su di voi e non su di me” di Lia Pantani e Giovanni Surace – 28 giugno / 29 luglio e dal 6 al 23 settembre Villa Pacchiani – Centro Espositivo (piazza Pier Paolo Pasolini Santa Croce Sull’Arno)
Per informazioni
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