Palazzo Toscanelli è un edificio cinquecentesco dalla signorile facciata bianca con portale a bugnato di marmo, fatto costruire dalla famiglia Lanfranchi: secondo la tradizione il disegno fu affidato a Michelangelo ma la verità storica sembra negarlo. A Palazzo Toscanelli soggiornò nel 1821-1822 il poeta inglese George Byron (1788-1824), che qui scrisse alcune delle sue ultime opere. Molti sono gli aneddoti sulla permanenza pisana dello scrittore: si racconta che usasse salire le scale esterne del palazzo a cavallo e che amasse trascorrere molto tempo negli scantinati del palazzo, che gli sembravano segrete medievali, traendone ispirazione per le sue composizioni romantiche.
Nel Palazzo ha oggi sede l’Archivio di Stato, in cui sono custodite pergamene e atti cartacei sulla città di Pisa provenienti dagli archivi delle principali istituzioni civili e religiose cittadine e di molte famiglie nobili. Tra i documenti di grande valore storico è il diploma di pergamena con bolla aurea del 17 Aprile 1165 con il quale Federico Barbarossa concesse ai Pisani il Feudo di Sardegna. La Biblioteca dell’Archivio raccoglie circa 22.000 libri e documenti di storia pisana.
Lo sapevate che…
George Byron ebbe un litigio con un sottufficiale dei Cacciatori toscani (soldati a cavallo) e lo fece malmenare dai suoi servitori: quando i colleghi dell’ufficiale accorsero per vendicarlo, il poeta si asseragliò nel Palazzo e minacciò gli aggressori con due cannoncini posti davanti al portone. Alla fine il Lord presentò le sue scuse e il diverbio fu risolto pacificamente.
Palazzo Toscanelli (oggi Archivio di Stato)
Lungarno Mediceo 30