San Michele si affaccia su Borgo Stretto e ha una delle facciate più spettacolari tra gli edifici religiosi pisani. In basso si alternano tre portali con lunetta (l’edicola sopra quello centrale è una copia, l’originale è nel museo di san Matteo) mentre in alto si aprono tre loggette che sfoggiano fini colonne e graziosi “archetti”. Realizzata in marmo bianco e grigio la facciata è decorata con scritte di vernice rossa: dei graffiti ante-litteram realizzati nel XVI secolo per promuovere alcuni dei candidati all’elezione di rettore dell’università.
Progettata su disegno di Fra’ Guglielmo la chiesa di San Michele in Borgo è costruita sopra un tempio dedicato a Marte.
I bombardamenti alleati della Seconda Guerra Mondiale hanno in pratica sventrato San Michele: si è salvata soltanto la facciata, mentre la navata sinistra è andata distrutta e quelle centrale e destra sono state gravemente danneggiate.
L’interno è dunque molto rimaneggiato: si è però salvato il suggestivo “Affresco di San Michele” (XIII secolo) posto sulla lunetta in controfacciata e il Crocefisso di Nino Pisano collocato all’altare sinistro. I cinque sarcofagi romani una volta presenti all’interno, sono stati trasferiti nel Camposanto Monumentale.
Il chiostro e il monastero benedettino una volta contigui alla chiesa sono stati distrutti dai bombardamenti o abbattuti e a loro posto è stato edificato (anche se non ancora ultimato) il complesso noto come Mattonaia realizzato su progetto dell’architetto Massimo Carmassi e i cui lavori iniziati nel 1986 non sono stati ancora completati.
Foto di Veronica Lorenzetti
San Michele in Borgo
Borgo Stretto 10
Accesso: generalmente dalle 9:30 alle 12:00 e dalle 16 alle 18:00 nei giorni feriali.