Edificata dai frati agostiniani su una chiesa preesistente San Pietro in Vinculis (o San Pierino come la chiamano i Pisani) è uno degli edifici religiosi più originali e antichi della città.
La facciata si sviluppa su due ordini: quello superiore a tre arcate cieche con bifora centrale e quello inferiore a cinque arcate con un bifora sopra ogni portale.
L’interno di San Pietro in Vinculis è su due piani. La parte superiore è a tre navate divise da due pilastri e sei colonne (con capitelli romani) e ha un pavimento cosmatesco. Sopra l’altare maggiore (ai cui piedi è posto un sarcofago romano del II o III secolo d.c.) è collocato il duecentesco Crocefisso di Michele di Baldovino. Dietro l’altare si trovano i resti degli antichi affreschi del XII e XIII secolo: “San Pietro in vinculis e l’Angelo”. Sul pilastro di sinistra si conserva ancora l’affresco ieratico di “san Giacomo” (a sinistra).
Spostandosi a destra dell’altare si trova un secondo “sarcofago romano” raffigurante i geni delle stagioni, e si può osservare, sopra il portone principale, L’Annunciazione realizzata da un ignoto artista pisano del XIII secolo.
L’altro piano è costituito dalla parte più antica della chiesa: la cripta alla quale si accede dall’interno tramite una scalinata posta a sinistra del portonoe principale. Si sviluppa su quattro navate con volte a crociera in parte ancora arricchite da affreschi trecenteschi. La cripta era anticamente utilizzata come cimitero: su alcune delle colonne si possono leggere i nomi, scolpiti sulle pietre, delle persone sepolte.
La cripta si trova sotto il livello stradale e per molti anni è stata inaccessibile per i frequenti allagamenti.
Lo sapevate che:
….All’interno di San Pietro in Vinculis è stato custodito per 200 anni il Corpus Iuris Civili (chiamato anche le Pandette Pisane), un testo importantissimo per la storia del diritto: la raccolta ordinata dall’imperatore bizantino Giustiniano I che raccoglieva e ordinava i testi normativi dell’impero romano. Il Pisani si impossessarono del “Corpus” dopo il sacco di Amalfi. Nel 1406 i fiorentini lo portarono nella loro città come bottino di guerra. Da allora questa raccolta è stata battezzata Pandette Fiorentine ed è custodita nella biblioteca Laurenziana di Firenze.
Nella chiesa di San Pietro in Vinculis rimane la copia di due pagine del Corpus conservate all’interno di una teca di vetro.
San Pietro in Vinculis (o San Pierino)
via Cavour (all’altezza di Piazza Cairoli)
Ingresso gratuito: martedì e venerdì (festivi esclusi) e la seconda domenica del mese dalle 17:00 alle 19:00