Fino al al 3 giugno 2018 il Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art ospita la mostra “Mario Sironi e le illustrazioni per ‘Il Popolo d’Italia’ 1921-1940”, curata da Fabio Benzi e organizzata in collaborazione con la Galleria Russo e MVIVA e il patrocinio di: Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, e Confartigianato.
Il percorso espositivo consente di ammirare 100 opere scelte tra le quasi mille illustrazioni realizzate dall’artista per il quotidiano ufficiale del Partito Fascista per rileggere e riscoprire il talento artistico di Mario Sironi e le sue doti di “disegnatore politico”. I suoi disegni ottennero un grande consenso tanto da essere considerati fondamentali per la sua produzione artistica. Le vignette di Sironi, opere d’arte realizzate perlopiù tra il 1921 e il 1927, sono realizzate dalla unione di tecniche come china, biacca, matita, tempera e collage su carta. I soggetti fanno emergere una satira tagliente e una ironia pungente, bersagliando soggetti politici come i partiti avversari, (quello socialista e quello popolare), la vecchia classe governativa liberale, la stampa filodemocratica, le ricche democrazie dell’America, della Francia e dell’Inghilterra e il comunismo russo.
Colpisce alla mostra lucchese la varietà infinita dei temi compositivi e iconografici, reinventati grazie a un ricco spessore visionario e simbolico. La composizione grafica delle scene è sempre curata e calibrata: attraverso l’incrocio di sottili tratti di china o corposi segni di matita litografica nascono forme e figure ben definite che danno un effetto di maestosità, crudeltà, grottesco e caricatura. Con gli anni si nota un’evoluzione stilistica: le scene si semplificano e i soggetti, più spigolosi, acquistano una maggiore drammaticità, quasi scultorea, anche grazie all’uso calibrato della luce.
L’esposizione sarà arricchita da un documentario che aiuterà i visitatori a comprendere e contestualizzare al meglio le opere e il lavoro del Sironi “illustratore”.
Le opere esposte alla esposizione Mario Sironi e le Illustrazioni del Popolo d’Italia 1921-1940 mostrano un Sironi “inedito” rispetto a quello protagonista dell’Espressionismo, astrazione e materia nelle opere che si apprezzerà dal Dopoguerra al 1961. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00 e prevede un biglietto di ingresso di 9 euro (ridotto 7 euro).
Mario Sironi e le Illustrazioni del Popolo d’Italia 1921-1940 – 9 Maggio /3 giugno 2018 u.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
tel. +39 0583 492180
web www.luccamuseum.com
[Fonte Spaini & Partners]
]]>Fino al 4 febbraio 2018 il Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art ospita la mostra “Viaggio di sola andata” di Pasquale Galbusera. L’esposizione curata da Maurizio Vanni e prodotta da MVIVA offre la possibilità di scoprire l’immaginario del noto artista ripercorrendone la carriera attraverso 60 opere tra sculture lignee e dipinti.
Il dipinto e il disegno costituiscono il punto di partenza imprescindibile della ricerca artistica di Pasquale Galbusera. Nel 1976 realizza la prima scultura in legno. Negli anni Ottanta Pasquale Galbusera dà forma alla prima scultura in bronzo e approfondisce la tecnica della ceramica e dei bassorilievi in legno d’acero creando opere eleganti. Gli anni Novanta sono caratterizzati da lavori sempre più intraprendenti con l’utilizzo di materiali diversi come il bronzo, l’ottone, la porcellana e il vetro. Il Duemila si apre con sculture monumentali imponenti e un tortuoso confronto creativo con l’olivo. Il nuovo millennio si contraddistingue, inoltre, per una grande produzione sacrale,e in questo ambito si inserisce nel 2005 la suggestiva e totale ristrutturazione, tramite opere lignee e arredi liturgici, della Cripta di San Francesco nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola ad Assisi. Tratto originalissimo di Galbusera è che nelle sue opere (dipinti ma anche sculture) i colori delle materie prime impiegate costituiscono una parte rilevante delle opere stesse
La mostra è patrocinata da Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Lucca, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas+Luce.
La mostra lucchese Galbusera Viaggio di Sola Andata è visitabile da martedì a domenica dalle ore 10 alle 19. Il biglietto di ingresso è di 7 euro (ridotto 5 euro).
Chiuso il lunedì
Galbusera Viaggio di Sola Andata – 11 Dicembre 2017 / 4 Febbraio 2018 Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Tel. 0583 492180
web www.luccamuseum.com
Ritorna il Photolux Festival, biennale internazionale di fotografia, diretto da Enrico Stefanelli. L’edizione 2017 è in programma a Lucca, dal 18 novembre al 10 dicembre 2017. Tema delle esposizioni e della rassegna , che conferma la sua vocazione diffusa, è il Mediterraneo, scenario nel quale negli ultimi anni si sta consumando una emergenza umanitaria che ha profonde ripercussioni sul sistema di valori e sull’identità dell’Europa.
Ben ventidue sono le mostre che raccontano, ciascuna in modo diverso, il “mare nostrum” e molti sono gli artisti protagonisti nelle location del centro storico. Da non perdere sono la rassegna World Press Photo2017 e la esposizione“I-EMigrazioni”, (Palazzo Ducale, Cortile Carrara 1 Lucca) la collettiva curata da Flavio Arensi, Chiara Dall’Olio, Chiara Ruberti e Enrico Stefanelli, che racconta la diaspora italiana dei primi anni del XX secolo fino all’attuale crisi dei migranti. La collettiva comprenderà anche musica, video, installazioni, sculture e pitture e sarà accessibile ai non udenti e ai non vedenti.
Per quanto riguarda le personali, Paolo Verzone, propone “Cadetti” (Palazzo Guinigi, via guinigi 21 Lucca), un lungo percorso che unisce le Accademie Militari dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, mentre Josef Koudelka con “Vestiges” (Palazzo Ducale) passa in rassegna 19 paesi, visitando più di 200 siti archeologici greci e romani. “Diary of a Century” (Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Piazza San Martino 4 Lucca), con gli scatti di Jacques-Henri Lartigue, offre uno squarcio sullo sfavillante mondo dell’alta società tra gli anni Venti e Cinquanta del Novecento. Il Marocco sarà al centro del lavoro di Alberto Watson (Villa Bottini, via Elisa 9 Lucca), mentre Bernard Plossu (Villa Bottini) trasfigura il Mediterraneo trasformandolo in un luogo misterioso e metafisico. Nick Hannes con “Mediterranean. The continuity of man” (Villa Bottini) mostra le contraddizioni del mare, tra spiagge affollate di turisti e viaggi di speranza. Con “Concrete Abstract” Shai Kremer (Ex-Cavallerizza, Piazzale Giuseppe Verdi Lucca) ha compiuto un ampio lavoro di documentazione sulle Torri Gemelle e il World Trade Center, mentre Francesco Fossa con “Libya, the captain and me” (Palazzo Guinigi) ripercorre le tracce del nonno, Tenente Manfredo Tarabini Castellani, a distanza di più di settant’anni. Contrasti, maschere, illusioni e immaginazione la fanno da padroni nella mostra “Heritage-Natif-Devotion” di Marie Hudelot (Ex-Cavalierizza) e in “Between Worlds” di Polixeni Papapetrou (Ex-Cavalierizza). Infine Rania Werda (nella personale alla Ex-Cavallerizza) rappresentato la donna, giocando con i fiori, la grafica e rompendo gli stereotipi.
Grazie alla collaborazione di cook_inc l’esposizione “Il Mediterraneo tutt’intorno” rende protagonisti il cibo e la gastronomia. Immancabili il Leica Oskar Barnack Award e il World Press Photo, ormai appuntamenti fissi per Lucca e Photolux. Nel programma espositivo si inseriscono anche il Prix Pictet 2017, vinto da Richard Mosse, il Photolux Award 2017, lo Young Curators Photolux Contest 2017 e intarget Photolux Award 2017.
I biglietti (20 euro il biglietto per il festival, 8 euro per la singola mostra) per le mostre sono acquistabili presso la Chiesa di San Cristoforo (Via Fillungo, Tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:30) e il Palazzo della Fondazione Banca del Monte (Piazza San Martino, 4, Lunedì-Venerdì 15:00 – 19:30 / Sabato, Domenica, Venerdì 8 Dicembre 10:00 -19:30) oppure presso il circuito VivaTicket. Gli orari delle location delle mostre sono i seguenti: Chiesa San Cristoforo, Villa Bottini, Palazzo Ducale, tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:30; Fondazione Banca Del Monte, Ex-Cavallerizza, Palazzo Guinigi, Chiesa dei Servi, Chiesa di Santa Caterina e Palazzo Tucci (con la mostra a ingresso gratuito) Venerdì 15:00 – 19:30 e Sabato, Domenica e Venerdì 8 Dicembre 10:00 – 19:30
Per informazioni
Photolux Festival
web www.photoluxfestival.it
[Fonte: ClipComunicare]
]]>Robert Doisneau. A l’imparfait de l’objectif è la mostra in programma al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art dall’8 Luglio al 12 Novembre: un percorso espositivo alla scoperta di Robert Doisneau, il “fotografo di strada” che osserva le periferie parigine ricche di umanità. Organizzata in collaborazione con l’Atelier Robert Doisneau e MVIVA, presenta 80 immagini in bianco e nero e una selezione tra i suoi scatti più celebri, tra cui “Le Baiser de l’Hôtel de ville del 1950” sarà esposta nel museo lucchese dall’8 luglio al 12 novembre 2017.
Figure riprese mentre si accingono a fare qualcosa di apparentemente insolito raccontato in modo da coniugare gli opposti, dinamismo e lentezza, passato e presente, tristezza e ironia, luce e oscurità. Robert Doisneau racconta la storia vera e nelle sue foto il luogo si trova a dialogare con le figure. Il desiderio di Robert Doisneau è immortalare scene che potrebbero non avere tempo nel loro svilupparsi in uno spazio certo disegnando una commedia umana fatta di persone modeste ritratte nel loro non fare quotidiano: bambini che fanno acrobazie, studenti che copiano i compiti dal compagno di banco, persone anziane in un bistrot Doisneau cerca di immortalare (o di ricostruire) l’istante fortuito. Il fotografo francese cerca di pescare l’immagine giusta convinto che l’atipico può essere ovunque rincorrendo la verità umana nelle sue imperfezioni.
La mostra lucchese prevede un biglietto di 9 euro (ridotto 7 euro). Robert Doisneau. A l’imparfait de l’objectif è visitabile da martedì a domenica in orario continuato dalle 10:00 alle 19:00 ed è organizzata in collaborazione con Atelier Robert Doisneau e MVIVA, col patrocinio di Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca.
Robert Doisneau. A l’imparfait de l’objectif – 8 luglio / 12 novembre Lu.C.C.A.- Lucca Center of Contemporary Art, Via della Fratta 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Tel. 0583 492180
web www.luccamuseum.com
[Fonte Lu.C.C.A. Museum]
]]>La mostra Warhol vs Gartel. Hyp Pop è in programma al Lu.C.C.A Museum fino al 18 giugno. Il percorso espositivo mette a confronto due artisti (Andy Warhol e Lawrence Gartel) che, con modalità differenti, che hanno compreso che non era possibile apportare innovazione al mondo dell’arte utilizzando gli strumenti tradizionali e che un artista creativo e figlio del proprio tempo non poteva allontanare alcune forme di mercato dalla vita di tutti i giorni. Bastava guardarsi intorno e c’era già tutto sarebbe stato sufficiente celebrare le figure e gli oggetti dando loro “visibilità” riproponendo il già fatto, il riconoscibile, in modo che potesse essere fruito diversamente attraverso alcune accortezze. Il percorso espositivo presenta circa 90 opere. Tra queste le serigrafie della celebre serie “Ladies&Gentlemen”, quelle di “Mao”, le litografie dedicate alle icone della moda e del cinema, le copertine della rivista “Interview”, le cover dei dischi(per Andy Warhol e le creazioni per Absolut Vodka, Philip Morris, Coca Cola, Walt Disney e Apple, e le stampe digitali della sua produzione (dagli anni Settanta fino quasi al 2000), tra cui “Absolut Gartel” e “Coca Cola”
Warhol e Gartel hanno tolto all’opera d’arte l’idea di autenticità e unicità evolvendo radicalmente la funzione dell’arte stessa: dall’opera artistica che non deve essere riproducibile per non perdere autonomia ed essere omologata, sono passati alla interpretazione legata non solo allo studio iconografico ma anche all’indagine del mezzo espressivo utilizzato per arrivare a quel particolare esito. Il loro obiettivo era scoprire la verità e non la realtà, che poteva “svelarsi” solamente tramite i mezzi di comunicazione di massa. Da una parte Polaroid, registratore, Photomaton e serigrafia per Warhol, dall’altra Apple Macintosh (con programma Mac Paint), Commodore Amiga (abbinato al programma Deluxe Paint), la stampante Art Color Ink-Jet di Xerox, le novità di Canon con la macchina fotografica 760, le stampanti a getto d’inchiostro e i primi scanner per Gartel: tecniche che contemplavano sempre più l’utilizzo della macchina e sempre meno il coinvolgimento diretto e “fisico” dell’artista.
La Pop Art di Warhol è “continua” in maniera impersonale nel proporre in modo maniacale le immagini proposte dai mass-media sbattendo davanti all’occhio il cambiamento di valori indotto nella società dei consumi: la bottiglia di Coca Cola riprodotta in modo ossessivo diventa un riferimento importante, rispetto ai valori interiori e spirituali tradizionali, tanto da essere “sentito” come importante nella società contemporanea. La Hyper Pop di Gartel (il “padre” dell’arte digitale) presenta immagini presenti nell’immaginario collettivo, ricollocandole in futuri plausibili, in scenari immaginifici, in dimensioni oniriche, in contesti che, seppur distanti, ci appaiono familiari quotidiani ed evocativi.
La mostra lucchese prevede un biglietto di ingresso di 9 euro (ridotto 7 euro) ed è visitabile da martedì a domenica dalle 10:00 alle 19:00. La esposizione Warhol vs Gartel. Hyp Pop è realizzata in collaborazione con Spirale di Idee, EF Arte, Artelite, MVIVA e Associazione MetaMorfosi e grazie al patrocinio di Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca e con il supporto di: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas+Luce
Warhol vs Gartel. Hyp Pop – 20 Maggio / 18 Giugno Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta, 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Fino al 26 Febbraio 2017 il Centro Matteucci per l’Arte Moderna ospita l’interessantissima mostra “Il tempo di Signorini e De Nittis. L’Ottocento aperto al Mondo nelle Collezioni Borgiotti e Piceni” dedicata ai Macchiaioli con le opere provenienti dalle collezioni di Enrico Piceni (1901 – 1986) e Mario Borgiotti (1906 – 1977), protagonisti di una “singolar tenzone” artistica.
Piceni era traduttore di Dickens e della Brönte, amico di Montale e di Vergani e soprattutto appassionato estimatore degli “Italiani di Parigi” (Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi e Giovanni Boldini). Il secondo Borgiotti, livornese di nascita e di spirito, amico di Papini, Cecchi e Soffici, musicista e violinista era appassionato dei macchiaioli.
Al Centro Matteucci sarà così possibile ammirare opere provenienti dalla Fondazione Enrico Piceni e quelle che sono a oggi nella disponibilità della famiglia Borgiotti: opere “invisibili” e non concesse a nessuna mostra e museo. Il percorso espositivo prevede dunque una carrellata di capolavori di De Nittis, Zandomeneghi e Boldini affiancati da quelli di Signorini, Lega e degli altri protagonisti del momento macchiaiolo. Un entusiasmante racconto per immagini che fa della della mostra lucchese una esposizione assolutamente da non perdere.
La mostra è visitabile il venerdì dalle 15:30 alle 19.30 e il sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30. Il biglietto di ingresso è di 8 euro (ridotto 5 euro).
Il tempo di Signorini e De Nittis. L’Ottocento aperto al Mondo nelle Collezioni Borgiotti e Piceni – 1 Febbraio / 26 Febbraio Centro Matteucci per l’Arte Moderna via D’Annunzio 28 Viareggio
Per informazioni:
Centro Matteucci per l’Arte Moderna
Tel. 0584 430614
Web: www.centromatteucciartemoderna.it
Fino al prossimo 5 Febbraio lo spazio Lounge & Underground del LU.C.C.A. Museum propone la mostra L’Anima Ritrovata, personale di Francesco Cinelli. Il percorso ospita una serie di lavori che si compongono da volti che sono il ritratto del nostro tempo e da manichini sezionati che diventano il palinsesto, lo scenario, per un racconto che si fa denuncia e azione. I frammenti di manichini contaminati dalla materia, rivestiti di nuova pelle esprimono originali modalità compositive tese a esaltare l’io sociale dell’individuo. La distruzione non è violenza ma rinascita e mezzo attraverso il quale nasce e arriva il nuovo. Allo stesso tempo i volti esprimono forme pure nate dalla contaminazione spazio-materia, rendendo le opere-installazioni di Cinelli
Francesco Cinelli, originario di Pontedera, dopo la specializzazione in decorazione pittorica all’Istituto d’arte A. Passaglia di Lucca, ha frequentato lo studio del Professore Leonardo Passeri dell’Opificio delle Pietre Dure, dove apprende nuovi linguaggi pittorici nel campo del disegno e delle tecniche del colore sul restauro di dipinti antichi e moderni. Ha lavorato nel campo del fashion-design, della vetrinistica e del teatro. Selezionato tra i cinquanta artisti toscani al Museo Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada di San Gimignano (SI), ha esposto al Museo d’Arte e Scienza di Milano, all’esposizione “L’arte e il tempo”, evento ufficiale di Milano Expo 2015. Alcune sue opere sono state acquisite dal Museo Galleria d’arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada di San Gimignano e dal Museo d’arte Contemporanea della Camera di Commercio di Vibo Valentia.
La mostra lucchese L’Anima Ritrovata è a ingresso libero ed è visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00.
L’Anima Ritrovata – 11 Gennaio / 5 Febbraio Lounge & Underground del LU.C.C.A. Museum Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Tel. 0583 571712
Web www.luccamuseum.com
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Fino al 5 febbraio 2017 la scultura surrealista e sognante di Salvador Dalì sarà protagonista della mostra, “Tra Sogno e Realtà” , ospitata in Piazza Duomo e presso i suggestivi spazi della Chiesa e del Chiostro di S. Agostino a Pietrasanta.
Il percorso espositivo consente di ammirare una selezione delle gigantesche sculture realizzate in bronzo con le quali Salvador Dalì ha rielaborato i temi della sua pittura come il gigantesco “Space Elephant”, altro oltre 7 metri, il mastodontico rinoceronte cosmico (“Rhinoceros Cosmique”) di 4 metri, “Woman Aflame” , “Space Venus” , “Surrealistic Piano” oltre ad una rassegna di opere di media e piccola grandezza come il celebre orologio molle “Dance of Time I” e la “Femme Giraffe”.
In esposizione è anche parte della collezione di cristalli realizzati per la casa di cristallo Daum e numerose grafiche. Le opere permettono un’interpretazione più profonda del lavoro artistico del Maestro catalano. La collezione di incisioni e litografie è il risultato della passione di Salvador Dalì per le grandi opere di letteratura, e rivela il lato meno conosciuto dell’artista spagnolo come illustratore. La sua interpretazione surrealista dei percorsi letterari va da testi classici (come l’interpretazione della Carmen di Bizet) a libri più moderni di scrittori contemporanei e rivela come la mitologia, la religione e la storia stimolarono Dalí a creare un ampio numero di immagini, personaggi e allegorie.
La mostra lucchese “Tra Sogno e Realtà” è a ingresso gratuito), ed è promossa dal Comune di Pietrasanta e Fondazione Versiliana nell’ambito del progetto di promozione “S.T.Art – Grandi Eventi”. La esposizione gode del patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Forte dei Marmi, Comune di Camaiore ed il contributo di Banca Versilia Lunigiana Garfagnana, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Henraux, Nardini Forniture, Varia Costruzioni, Policar Group Concessionaria Bmw. L’orario di visita è da martedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00, e da sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Tra Sogno e Realtà – 14 novembre 2016 / 5 febbraio 2017 “Tra Sogno e Realtà” Chiesa e Chiostro di S. Agostino Piazza Duomo Pietrasanta.
Per informazioni
Comune di Pietrasanta
web www.comune.pietrasanta.lu.it
Fino al 4 dicembre al Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca è visitabile la mostra “Le mie favole” , personale dedicata all’artista Raffaele De Rosa.
Raffaele De Rosa è un artista del fantastico che “utilizza” l’immaginario per offrire una visione grafico-decorativa frutto di memorie lontane, di citazioni culturali e di tempi sovrapposti. Nei suoi dipinti storia e fantasia si intrecciano suggerendo racconti e interpretazioni misteriosi. Il percorso espositivo presenta una carrellata di mondi e personaggi fantastici, frutto di una creatività sempre accesa.
Autodidatta Raffaele De Rosa a diciannove anni firma il suo primo contratto e va in Svizzera. Apre poi uno studio a Firenze e collabora con il livornese Mario Mariotti. Ha esposto negli Stati Uniti, in Israele, in Danimarca e in Francia. La mostra lucchese “Le mie favole” è visitabile gratuitamente da lunerdì a venerdì dalle 15:00 alle 19:00 e sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
“Le mie favole” – 30 novembre / 4 dicembre Fondazione Banca del Monte di Lucca piazza San Martino, 7 Lucca
Per informazioni
Fondazione Banca del Monte di Lucca
tel. 0583 464062
web www.fondazionebmluccaeventi.it
Fino al 25 Settembre la Fondazione della Banca del Monte di Lucca ospita la mostra Luci della Città con un percorso espositivo dedicato alle opere di Sibilla Stefani. Il percorso propone opere nelle quali l’autrice sperimenta il suo viaggio dedicato alla rappresentazione della luce in scenari urbani e non solo. Sibilla Stefani laureatasi all“Università internazionale dellʼArte”, conseguirà la specializzazione in “restauro tele tavole ed affreschi”, ha avuto importanti esperienze nel restauro affreschi, (cantiere della Cupola del Brunelleschi o dei dipinti pompeiani della “Casa del Bracciale dʼOro”). Si è poi avviata agli affreschi e ai pannelli dipinti, lavorando con tecniche e materiali usati anticamente rivisti in maniera personale.
La mostra lucchese è ad accesso gratuito ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 19:00 e la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
Luci della Città – 16 settembre / 25 Settembre Fondazione della Banca del Monte di Lucca piazza S. Martino 4 Lucca
Per informazioni
Fondazione Banca del Monte di Lucca
tel. 0583 464062
web www.fondazionebmluccaeventi.it
Dal 2 luglio al 13 novembre 2016 Lucca Center of Contemporary Art ospita la mostra “Magnum sul set. I grandi fotografi e il cinema” curata da Maurizio Vanni, e realizzata in collaborazione con MVIVA, e prodotta da Magnum Photos e Versicherungskammer Kulturstiftung (Monaco di Baviera).
Il percorso espositivo permette di ammirare 116 fotografie di backstage effettuate sui set di dodici capolavori del cinema (per esempio “Luci della ribalta” “Quando la moglie è in vacanza” “Gioventù bruciata” “Moby Dick” “Il processo” “Il pianeta delle scimmie” e “Zabriskie Point”) e realizzate da alcuni dei più grandi fotografi dell’agenzia Magnum ( una delle agenzie fotografiche più importanti al mondo, se non la più rilevante, fondata nel 1947 da Henri Cartier Bresson e Robert Capa): gli scatti appartengono a W. Eugene Smith, Inge Morath, Jean Gaumy, Burt Glinn, Erich Lessing, Dennis Stock, Eve Arnold, Cornell Capa, Henri Cartier-Bresson, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ernst Haas, Erich Hartmann, Nicolas Tikhomiroff, Bruce Davidson, David Hurn, Peter Marlow e Gueorgui Pinkhassov.
L’insieme delle fotografie invita a una riflessione sul rapporto tra realtà e finzione, tra verità e illusione, e tra quotidianità e immaginario. L’esposizione infatti consente di ammirare non immagini promozionali, ma quelle del quotidiano effettuate in completa libertà, senza vincoli o limitazioni creative per raccontare non tanto l’evento e i personaggi, ma le persone che poi hanno fatto la storia del cinema come Charlie Chaplin, Marilyn Monroe, John Wayne, Elizabeth Taylor, Katharine Hepburn, Gregory Peck, Charlton Heston, James Dean, Romi Schneider, Klaus Kinski, Dustin Hoffman e John Malkovich.
Questo non significa che manchi la complicità tra fotografo e soggetti, anzi. Sono però le pose convenzionali a mancare e vengono esaltate ironia, fragilità, consapevolezza e vulnerabilità delle star ritratte. La mostra lucchese esalta inoltre il legame tra Magnum e il mondo del cinema, iniziato grazie alle amicizie di Robert Capa e ancora in corso a distanza di 70 anni.
La mostra lucchese “Magnum sul set. I grandi fotografi e il cinema” è realizzato con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Toscana Nord, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca, e con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas+Luce.
L’esposizione prevede l’ingresso a pagamento (biglietto 9 euro, ridotto 7 euro).
Magnum sul set. I grandi fotografi e il cinema – 2 luglio / 13 novembre 2016 Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
tel. +39 0583 492180
web www.luccamuseum.com
Fino al 17 luglio le Scuderie Granducali di Seravezza sono sede della mostra “Un obiettivo più quattro mani” che unisce le fotografie di Uliano Lucas e una rilettura pittorica degli artisti Lucio Cerioli ed Enrico Ristori. Questa esposizione “a specchio” consente di ammirare il realismo delle fotografie di Uliano Lucas, uno dei grandi del fotogiornalismo italiano, e le sfaccettature e le interpretazioni del mondo in movimento e del lavoro onirico di Cerioli e Ristori.
Il percorso espositivo della mostra, organizzata dalla Associazione Groane (www.groane.it) in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee e con il Comune di Seravezza, propone 24 scatti che ripercorrono le tappe di Lucas nei suoi reportage. Uliano Lucas ha collaborato con riviste (l’Europeo, Il Mondo, L’Espresso, Vie Nuove) e quotidiani (la Stampa, il Manifesto e Il Giorno) facendo dell’impegno sociale la sua cifra stilistica. Il grande fotografo è apprezzato e ricordare per l’esemplare “ritratto” delle trasformazioni dell’Italia degli anni ’60 e ’70. Uliano Lucas è l’autore delle famose le foto degli immigrati meridionali che giungevano a Milano con le valigie di cartone, e dei cortei e manifestazioni dei movimenti nati dal 68. Celebri sono anche i suoi reportage in Africa e Asia.
A ogni immagine di Lucas fa da contraltare un dipinto che prende spunto da quello stesso scatto e ne trae ispirazione: così Lucas si fa suggeritore di suggestioni e Lucio Cerioli ed Enrico Ristori reinterpretano in chiave contemporanea l’arte su un soggetto dato lavorando e dipingendo a quattro mani ricordando i celebri sodalizi tra artisti (come quello tra Picasso e Braque agli inizi del ‘900 e quello Enrico Baj e Marc Konstabi) e fornendo diverse chiavi di lettura introdotte dalla complicità tra i tre artisti.
La mostra lucchese è a ingresso libero ed è visitabile dal giovedì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00 .
Un obiettivo più quattro mani – 14 giugno / 17 luglio Scuderie Granducali Viale L. Amedei 230 Seravezza
Per informazioni
Fondazione Terre Medicee
tel. 0584757443.
web www.terremedicee.it
Fino al 19 giugno la nuova sede a Pietrasanta della Galleria Eduardo Secci Contemporary è visitabile la mostra The Wind From Nowhere (il vento dal nulla in italiano). Si tratta della personale di Cristiano Focacci Menchini. L’artista privilegia la rappresentazione di paesaggi, privi di alcuna coordinata geografica, che si elevano a microcosmi naturali o a visioni di frammenti di forme delle natura. Realizzate ad acrilico e acquerello su tela o a penna su carta, le opere di Focacci Menchini si ispirano all’osservazione dello spazio esterno e della vitalità connessa a quella umana. Secondo questa prospettiva il paesaggio non è “natura morta” ma il suo opposto, un “luogo” che influenza la percezione umana del mondo. In equilibrio tra astrazione e figurazione, la pittura dell’artista richiama visioni di paesaggi sconosciuti, di ibride mescolanze tra natura e residui urbani, e paesaggi grafici e astratti.
La ricerca artistica di Menchini è incentrata sul paesaggio e sulle sue rappresentazioni per aprire una canale di comunicazione con questo tramite la pittura. Cristiano Focacci Menchini (Viareggio 1986) vive tra Pietrasanta e Venezia ha partecipato alla fondazione del collettivo How We Dwell con cui è assegnatario di uno studio d’artista presso la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia. Nel 2015 è artista in residenza presso Viafarini DOCVA a Milano e lo stesso anno è stato selezionato da Il Centro per l’Arte.
La mostra lucchese The Wind From Nowhere è a ingresso gratuito ed è visitabile il venerdì dalle 16:30 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 20:30.
The Wind From Nowhere – 31 Maggio / 19 giugno Galleria Eduardo Secci Contemporary Via P. Eugenio Barsanti 1 Pietrasanta
]]>Fino al 26 giugno alla Fondazione Ragghianti è in programma la mostra “Sguardi Paralleli“: si tratta di una doppia personale curata da Paolo Bolpagni che come protagonisti il francese François Morellet (Cholet, 1926), tra i maestri indiscussi del contemporaneo, e Mario Ballocco (Milano, 1913-2008), pittore e teorico di enorme talento e genio pionieristico.
Il percorso espositivo prevede circa settanta opere, molte delle quali inedite in Italia (e anche inedite in senso assoluto), che documentano la carriera di Mario Ballocco e di François Morellet dal 1945 agli anni Ottanta. Le sale mostrano il parallelo sviluppo delle loro ricerche, correndo su un duplice binario che consente di istituire somiglianze e differenze. Ci sono anche dipinti di Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla (“compagni di avventura” di Ballocco nel Gruppo Origine), documenti originali, fotografie, un video e cataloghi e riviste d’epoca. Sono anche in mostra i primi neon di François Morellet, risalenti agli anni Sessanta. Il linguaggio impiegato dai due artisti è astratto, ma si pone al di là degli stili delle precedenti avanguardie: l’intento è di superare la nozione tradizionale di arte come “espressione” per puntare al coinvolgimento dello spettatore sul piano percettivo e psicologico.
La mostra “Percorsi Parelleli” è il primo tentativo di accostare i percorsi di due artisti che, pur non conoscendosi, in alcune fasi delle rispettive carriere hanno imboccato “parallelamente” strade analoghe. Sono stati precursori dell’arte cinetica e programmata e in certa misura anche della Optical Art che sarebbe esplosa come tendenza generale nel decennio successivo. Hanno condiviso l’attenzione alle questioni percettive e alla visione, al rapporto con il design e somiglianze nel rispettivo lessico artistico (le “trame” di Morellet e i “reticoli” di Ballocco) dopo l’approdo all’astrattismo e nella seconda metà degli anni Cinquanta la loro produzione si è improntata alla ricerca intorno allo studio dei meccanismi della visione e dei fenomeni ottici.
La mostra lucchese è realizzata in collaborazione con l’Associazione Archivio Mario Ballocco di Milano e lo Studio Morellet di Cholet, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il patrocinio della Città di Lucca. La doppia personale è visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 (apertura straordinaria lunedì 25 aprile).
Percorsi Parelleli – 20 aprile / 26 giugno Fondazione Centro Studi Ragghianti Complesso Monumentale di San Micheletto Via San Micheletto 3 Lucca
Per informazioni
Fondazione Centro Studi Ragghianti
Tel.: 0583 467205
web www.fondazioneragghianti.it
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Fino al 10 aprile è in corso Seravezza Fotografia, la XIII edizione della rassegna organizzata presso il Palazzo Mediceo che ha come fiore all’occhiello la retrospettiva “Full color. Polaroid e astrazioni architettoniche” dedicata a Franco Fontana.
La mostra lucchese propone una galleria di scatti di paesaggi (naturali urbani e surreali) visti con lo sguardo insolito tipico del grande maestro modenese. La esposizione di Franco Fontana, curata da Denis Curti, ripercorre gli oltre cinquant’anni di attività del grande fotografo, tra i primi in Italia, a schierarsi con fermezza in favore del colore. La esposizione è divisa in diverse sezioni tematiche: i paesaggi degli esordi (anni ‘60), i paesaggi urbani, indagati sotto diversi punti di vista, le piscine e il mare. Una sala è inoltre dedicata alle Polaroid scattate da Franco Fontana nella fine degli anni Ottanta. Il percorso rivela i temi classici della opera di Fontana: i paesaggi, gli ambienti urbani, i nudi, fino ad arrivare alle immagini più recenti, nelle quali il gioco grafico del collage si sovrappone a un sofisticato e divertito uso delle possibilità della Polaroid. Un’altra sezione è quella dedicata alla selezione di immagini realizzate per il progetto “Expo: vista d’autore” commissionato da Canon: una serie di fotografie, sotto il titolo “astrazioni architettoniche”, in cui documenta, con il suo inconfondibile stile, l’architettura dell’esposizione milanese.
Accanto alla mostra di Fontana Seravezza Fotografia presenta un cartellone di mostre collaterali, allestite presso le Scuderie Granducali, dedicate a giovani autori: “Privilege of life” di Giacomo Donati (7-21 febbraio 2016), “Falsi d’autore” mostra collettiva del Circolo Fotografico Iperfocale (25 febbraio – 6 marzo), “Famiglie/famiglia“, collettiva del Circolo Fotografico L’Altissimo (10 – 20 marzo), “Quelli di Fontana” del Gruppo Allievi Fontana (24 marzo – 10 aprile) e ‘Trame’” mostra dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Seravezza (14 aprile – 1 maggio). Altre location dell’evento lucchese sono la Bottega di Pietrasanta (“The poetical illusion of some natural anomalies” di Jeannie Abert , 19 marzo – 25 aprile), la Galleria Open One (“Racconti d’onda” fotografie di Axel Piperno e Silvia Potenza, sculture di Giorgio Eros Morandini, 27 febbraio – 3 aprile) sempre a Pietrasanta e l’UNA Hotel Versilia (“Una certa idea di natura” di Roberto Mari, 19 febbraio – 30 aprile) a Lido di Camaiore.
Tutte le mostre saranno aperte dal 6 febbraio al 10 aprile 2016 dal giovedì al sabato 15.00-19.00, domenica e festivi 10.00-19.00. Il biglietto per la mostra “Full color. Polaroid e astrazioni architettoniche” al Palazzo Mediceo, è di 6 euro (intero), 4 euro (ridotto). Info tel. 0584.757443/756046, www.seravezzafotografia.it Twitter: @SeravezzaPhoto e Facebook
Seravezza Fotografia – 8 Febbraio / 10 Aprile Palazzo Mediceo (e altre location) viale L. Amadei 230 Seravezza
Per informazioni
Seravezza Fotografia
web www.seravezzafotografia.it
Dal 12 gennaio al 14 febbraio presso lo spazio Lounge del Lu.C.C.A. Museum è in programma la mostra “Marcello Bartalini. Colore Assoluto“. Si tratta di un percorso espositivo che consente di apprezzare una cifra stilistica “inedita” realizzata attraverso strumenti più o meno tradizionali adattati a personali esigenze espressive.
L’arte di Marcello Bartalini punta infatti su una modalità comunicativa visiva nella quale la forza dello strumento espressivo è indipendente e non riceve alcun tipo di influenza esterna: in un dipinto o in un mosaico di qualunque materiale, le forme piene corrispondono alla base di ogni rappresentazione di senso compiuto. Con Marcello Bartalini anche lo spazio si trasforma in una forma piena e la struttura astratta prende il posto della narrazione visiva, proponendo così un’ “arte assoluta” che risponde in modo soggettivo alle percezioni emotive dello spettatore.
Marcello Bartalini lavora sul colore, sulla sua essenza, sul superamento della materialità, sui contrasti simultanei provocati dall’occhio. La percezione visiva proietta lo spettatore in un mondo soggettivo, esercitandone la fantasia di ogni spettatore. Per Bartalini l’arte visiva non corrisponde alla capacità di creare una costruzione basata sul gusto estetico, ma sul tempo, sullo spazio e sulla velocità. L’artista sarà presente alla mostra lucchese il 30 gennaio alle ore 16,30. La esposizione “Marcello Bartalini. Colore Assoluto” è a ingresso gratuito ed è visitabile da martedì a domenica dalle 10:00 alle 19:00.
Marcello Bartalini. Colore Assoluto – 12 gennaio / 14 febbraio Lu.C.C.A. Museum (Lucca Center of Contemporary Art) via della Fratta 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. Museum
tel. 0583 492180 [email protected]
web www.luccamuseum.com
Ultimi giorni per la mostra “Mister No – La grande avventura di un eroe ribelle” allestita a Lucca presso Palazzo Mansi e curata da Roberto Festi e Mauro Bruni. Organizzata da Lucca Comics & Games e Sergio Bonelli Editore l’esposizione, è stata una delle più apprezzate durante il recente festival. Mister No è un noto personaggio ideato da Sergio Bonelli che alterna il suo lavoro di editore a quello di narratore, firmandosi Guido Nolitta. Sergio Bonelli nel 1975 ideò Jerry Drake, Mister No, un pilota vagabondo reduce dalla guerra di Corea e che aveva come base l’Amazzonia: anti-eroe, capace di non prendersi troppo sul serio, ribelle Drake è stato il primo personaggio della Bonelli non ambientato nel West. La mostra lucchese presenta un duplice percorso espositivo, le vicende parallele di Sergio Bonelli e di Mister No, soffermandosi su ciò che i due hanno in comune: l’amore per il viaggio e l’avventura, il Sud America e specialmente l’Amazzonia. Sono in mostra tavole originali e oggetti recuperati da Sergio Bonelli nel corso di tutti i suoi viaggi, manufatti di grande valore etnografico e testimonianze di una vita dedicata all’avventura, reale e immaginaria. Il fumetto di Mister No è stato pubblicato dal 1975 al 2006.
La mostra lucchese è a ingresso gratuito ed visitabile nei giorni feriali e il sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.
Mister No La grande avventura di un eroe ribelle – 26 /28 novembre Museo nazionale di Palazzo Mansi Via Galli Tassi 43 Lucca
Per informazioni
Museo nazionale di Palazzo Mansi
web www.luccamuseinazionali.it
“De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris” è la fantastica mostra organizzata al Lu.C.C.A Museum dal 17 ottobre al 14 Febbraio 2016. Curata da Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni l’esposizione prevede un percorso incentrato sulle opere degli artisti italiani legati al movimento del Ritorno all’ordine e attivi dal 1928 al 1933 a Parigi (e per questo furono chiamati Les Italiens de Paris).
Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, René Paresce, Gino Severini e Mario Tozzi partendo da punta di vista diversi e originali ma accomunati dall’intento di riaffermare gli certi elementi rinascimentali per rilanciare l’arte italiana nella capitale francese. Negli anni Venti, gli artisti consideravano la capitale francese come una meta di pellegrinaggio oltre che luogo di incontri e scontri, e Les Italiens de Paris possono quasi essere considerati una corrente artistica in quanto furono legati dall’impegno di riaffermare l’importanza dell’arte visiva italiana, fatta salva la libertà espressiva di ciascun artista ( e i propositi artistici e gli esiti estetici), esaltando il passato rinascimentale al tempo “nascosto” dalle istanze delle Avanguardie Storiche. Una doppia anima animava il gruppo, quella del rapporto col surrealismo dei fratelli De Chirico e quella del realismo in genere di Tozzi, Campigli e Paresce.
Il percorso consente di ammirare opere dei fratelli De Chirico (Giorgio e Alberto, noto con lo pseudonimo di Alberto Savinio) e di De Pisis, Campigli, Paresce, Severini, Tozzi e Amedeo Modigliani provenienti da collezioni private e pubbliche (Museo di Palazzo Ricci di Macerata, Collezione Merlini di Busto Arsizio) e dà allo spettatore l’opportunità di sperimentare un viaggio fra metafisica e come detto surrealismo e realismo magico.
Il biglietto per la mostra lucchese ha un prezzo di 9 euro (ridotto 7 euro per minori e per over 65 anni e gruppi superiori alle 15 unità). La esposizione De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris è visitabile ogni giorno (tranne lunedì e 24, 25, 31 dicembre 2015 e 1 gennaio 2016) dalle ore 10:00 alle ore 19:00.
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Dal 1° al 16 Agosto il Museo Ugo Guidi sarà sede della mostra KOS_mo ATARGATIS, prima personale del designer Roberto Casati. L’esposizione avrà anche un’estensione presso lo spazio espositivo del Logos Hotel di Forte dei Marmi.
Il percorso espositivo, curato da Erica Romano, ha come obiettivo quello di descrivere il mondo artistico di Roberto Casati le cui opere sono luogo d’incontro in cui la forma uovo rappresenta il concepimento e lo schiudersi delle idee come testimoniano l’essenzialità delle lampade Kos e della poltrona Atragatis. Per l’occasione sarà presentata l’ultima invenzione del designer: l’elegante Oro d’Atargatis una poltrona Atargatis rivestiva con una speciale pellicola dorata in omaggio alla luminosità della vita, realizzata in collaborazione col Gruppo MG di Prato.
La mostra lucchese è poi un’ottima opportunità per scoprire oltre alle scintillanti lampade Kos, e alle poltrone Atargatis, i quadri su ferro, vetro e plexi, e sensuali abiti creati con morbidi tessuti ricamati.
Roberto Casati ha esposto al trentennale della Collezione Gori, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, alla villa Rescalli Villoresi, alla Fabbrica del Vapore (Milano), all’Internazionale dell’Artigianato (Firenze).
Il vernissage della mostra KOS_mo ATARGATIS è in programma il 1° agosto alle ore 18:00 al Museo alla presenza dell’autore e della curatrice Erica Romano. L’esposizione, in entrambe le sue location, è ad ingresso libero ed è visitabile ogni giorno (lunedì chiuso) dalle 18:00 alle 20:00 presso il Museo Guidi e ogni giorno dalle 9 alle 23 presso il Logos Hotel.
KOS_mo ATARGATIS – 1°/ 16 Agosto Museo Ugo Guidi e Logos Hotel via Mazzini 153, Forte dei Marmi
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Dall’11 luglio al 2 novembre il Palazzo Mediceo di Seravezza sarà sede della mostra “La passione del colore. Mario Puccini da Fattori al Novecento (1869 – 1920)”. Curata da Nadia Marchioni ed Elisabetta Palminteri, promossa e organizzata dalla Fondazione Terre Medicee e Comune di Seravezza in collaborazione con l’Istituto Matteucci di Viareggio l’esposizione presenta una una raccolta inedita delle opere del “Van Gogh italiano”: l’artista livornese Mario Puccini (Livorno 1869 – Firenze 1920). A quasi cinquant’anni dall’ultima mostra, il percorso di visita offre l’occasione di riscoprire questo pittore ammirandone le maggiori opere nel contesto del panorama figurativo della Toscana a cavallo Diciannovesimo secolo e i primi due decenni del Ventesimo secolo.
I dipinti di Mario Puccini sono affiancati dalle opere di Giovanni Bartolena, Giovanni Fattori, Oscar Ghiglia, Silvestro Lega, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd, Guglielmo Micheli, Alfredo Müller, Plinio Nomellini. Si tratta di artisti che, in modi diversi, hanno contribuito alla formazione della pittura dell’autore labronico nel panorama contemporaneo. L’influenza di Fattori (Puccini ha sempre considerato Fattori come il proprio “maestro”), viene documentata dal percorso espositivo così come i richiami riconoscibili alle opere di altri pittori saranno evidenziati attraverso puntuali confronti.
L’accensione cromatica e la vigorosa pennellata, oltre alla malattia mentale per la quale Mario Puccini fu recluso in manicomio per oltre quattro anni, hanno suggerito il legame con Van Gogh. Tra le opere esposte trovano risalto i capolavori della maturità dell’artista, riuniti per soggetto e genere: marine, campagne, scene di vita quotidiana, nature morte sveleranno la particolarità e la potenza del linguaggio pittorico di Puccini mentre i disegni segnano le varie tappe del percorso espositivo. Tra queste opere spicca “Il Lazzaretto di Livorno” di Puccini, che torna a essere esposto dopo molti anni. Non manca poi una serie di fotografie e documenti d’epoca che racconta i quattro lunghi anni di isolamento di Puccini presso gli ospedali di Livorno e Siena.
La mostra lucchese “La passione del colore, Mario Puccini da Fattori al Novecento (1869 – 1920)” è visitabile dall’11 luglio fino al 6 settembre tutti i giorni dalle 17 alle ore 24, e sabato e domenica dalle 10:30 alle 12.30 e dalle 17:00 alle 24. Dal 7 settembre al 2 novembre l’orario cambio e le visite sono possibile dal giovedì al sabato dalle ore 15 alle 20, e la domenica dalle 10:30 alle ore 20. Il prezzo del biglietto di ingresso è di 6 euro intero (4 ridotto).
La passione del colore, Mario Puccini da Fattori al Novecento (1869 – 1920) – 11 luglio / 2 novembre Palazzo Mediceo Viale L. Amadei 230 Seravezza
Per informazioni
Fondazione Terre Medicee
tel. 0584.757443
web: www.palazzomediceo.it
Fino al 31 luglio, nella Casermetta del Museo nazionale di Villa Guinigi, è in programma la mostra “Illustrissimi. Il ritratto tra vero e ideale nelle collezioni delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana“. La esposizione propone un excursus alle scoperta delle collezioni (ben 71) delle fondazioni di origine bancaria italiane nell’ambito del progetto “R’accolte”, il sito dell’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa), con l’obiettivo di creare una banca dati on-line di oltre 11.000 opere d’arte di proprietà dalle fondazioni stesse. La mostra arriva a Lucca dopo le tappe a Bologna e a Milano.
Il percorso espositivo, curato da Emanuele Barletti, comprende una selezione di 56 opere, tra dipinti, sculture, disegni, selezionate al fine di valorizzare le collezioni d’arte delle fondazioni toscane attraverso il tema del “ritratto” sviluppato nel corso del tempo dalla fine del Cinquecento fino a tutto il secolo XX.
Si ricorda che nel “catalogo” della Cassa di Risparmio di Lucca figurano ritratti di Bruno Cordati, Luigi De Servi, Pietro Nocchi, Giulio salti, e opere di Spinello Aretino. Gigantesche sono poi le collezioni della Cassa di Risparmio di Firenze e del Monte dei Paschi di Siena mentre dipinti di Leonardo, Moses Levy Mino Rosi e Ardengo Saffici arricchiescono la raccolta della Cassa di Risparmio di Volterra. Tra le opere della Cassa di Risparmio di Livorno figurano opere di Benvenuto Benvenuti, Vitaliano De Angelis, Mario Ferretti e capolavori di Giovanni Fattori e un’ampia collezione di Vittore Grubicy De Dragon .
La mostra lucchese “Illustrissimi. Il ritratto tra vero e ideale nelle collezioni delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana” è a ingresso libero ed è visitabile dal martedì al sabato dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
“Illustrissimi. Il ritratto tra vero e ideale nelle collezioni delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana” – 6 / 29 luglio Casermetta del Museo nazionale di Villa Guinigi Via della Quarquonia Lucca
Per informazioni
Museo nazionale di Villa Guinigi
Tel. 0583.496033
Dal 4 luglio al 1 novembre c’è una nuova grande mostra al Centro Matteucci per l’Arte Moderna di Viareggio: “Silvestro Lega. Storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni”. Si tratta di una esposizione che raccoglie 20 capolavori di Silvestro Lega mai visti ritrovati (come i Ritratti Fabbroni) in archivi e case private.
La selezione delle opere esposte è il frutto di indagini condotte lungo diversi anni in Italia e all’estero.
L’importanza di Silvestro Lega nel movimento dei Macchiaioli e nell’arte del Novecento è andata crescendo come testimonia la grande mostra del 2013 promossa dal Museo d’Orsay all’Orangerie con capolavori come “La visita”, “Il canto di uno stornello”, “Un dopo pranzo”. Permangono però numerose lacune all’interno del corpus artistico dell’autore a causadei numerosi dipinti dispersi o ancora da identificare.
Il ritrovamento dei Ritratti Fabbroni, uno dei nuclei fondamentali dell’attività giovanile, esposti alla mostra lucchese è dunque un evento notevole e allo stesso tempo una mostra di capitale importanza. Il gruppo di dipinti deve il nome a una delle molte famiglie che hanno sostenuto Lega nella fase più critica della sua vita.
Oltre ai ritratti presenti in questo ciclo, la mostra lucchese offre anche l’opportunità di scoprire una cospicua serie di altre opere di Lega rintracciate negli ultimi anni. Tra le novità eclatanti, “Tiziano e Irene di Spilimbergo”, uno dei lavori più rappresentativi del periodo accademico, “Visita alla balia” nella versione che precede quella di Palazzo Pitti, “Il cuoco” inviato all’Esposizione Universale di Parigi del 1878, la redazione intermedia de “La lezione” donata nel 1898 dalla Regina Margherita di Savoia al Municipio di Peschiera del Garda e il Cofanetto Tommasi, dono del pittore al giovane allievo Angiolo Tommasi e alla moglie Adele per la nascita del primogenito Ugo.
Non mancano gli studi preparatori di “Tra i fiori del giardino”, “L’educazione al lavoro”, “L’elemosina e La lezione”.
La realizzazione di “Silvestro Lega. Storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni” è resa possibile anche grazie ai prestiti di prestigiose collezioni private e d’importanti istituzioni pubbliche tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museo Civico di Prato, il Comune di Peschiera del Garda.
La mostra lucchese prevede un biglietto di ingresso di 8 euro (ridotto 5 euro). L’esposizione è visitabile da martedì a venerdì dalle 17:00 alle 23:00 e sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 23:00.
Silvestro Lega. Storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni – Centro Matteucci per l’Arte Moderna via D’Annunzio 28 Viareggio
Per informazioni
Centro Matteucci per l’Arte Moderna
Tel. 0584/430614
web www.centromatteucciartemoderna.it
Presso la Galleria Eduardo Secci Contemporary è in programma fino all’8 agosto la mostra Diramante, la personale di Maurizio Donzelli che vanta una selezione di opere inedite. Filo conduttore dell’esposizione, curata da Bartholomew F. Bland, è l’idea di bellezza nell’arte contemporanea: la produzione di Donzelli dopo essere stata guardata con distacco e sospetto ha gradualmente iniziato a fare nuovamente proprio il concetto di “bellezza”.
Il percorso della mostra Diramante include lavori che spaziano dagli intimi disegni ad acquerello alle grandi installazioni di specchi e guardano tanto allo spazio che separa l’opera d’arte da chi la osserva e quanto all’interazione che si viene a generare fra i due soggetti. Nelle opere di Donzelli si ritrovano geometrie nette e cristalline proprie delle superfici riflesse, e strutture frammentate e rivelatrici di una nitidezza rarefatta. Le forme curvilinee di cui Donzelli fa uso traendole dalla natura pulsano di vita hanno margini sfumati, indefiniti, che abbattono le barriere e si confondono provocando nell’osservatore un senso di disagio e di vuoto. Una bellezza con una una forte dose di imprevedibilità è la cifra stilistica di Donzelli che usa forme, superfici lucide e colori, declinati in tonalità pastello, per coinvolgere lo “spettatore”.
Nato a Brescia nel 1958 Maurizio Donzelli ha al suo attivo numerose partecipazioni a collettive . La mostra lucchese Diramante è visitabile gratuitamente da martedì a sabato dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 19:00.
Diramante – 16 giugno / agosto Galleria Eduardo Secci Contemporary via Barsanti 1 Pietrasanta
Per informazioni
Galleria Eduardo Secci Contemporary
tel. 058470322
web www.eduardosecci.com
Signorini, Fattori, Lega e i Macchiaioli del Caffé Michelangiolo è la nuova grande mostre in programma al Lu.C.C.A. Museum dal 21 novembre 2014 al 6 aprile. Il percorso espositivo permette di ammirare dei pittori “ribelli” che hanno segnato l’Ottocento toscano, italiano con la pittura e uno stile innovativo e che nonostante lo scarso “plauso” contemporaneo hanno continuato per la loro strada sviluppando alcune istante dell’esperienza francese (il realismo e il primissimo impressionismo) in chiave più figurativa e “spirituale” e operando contro preconcetti accademici e una produzione commerciale che vedeva nell’arte soltanto materiale di arredo per le case della nuova borghesia.
Filo conduttore della mostra lucchese è ri-leggere alcuni capolavori di quel periodo come espressione di uno stato che indaga il colore e la forma in un contesto nel quale ogni dettaglio è indispensabile e il “tempo sospeso” diventa rappresentazione anticipando così gran parte della pittura dell’ottocento. Tratto comune degli artisti ai quali è dedicata la mostra lucchese è la pittura “vissuta” come “rottura” e momento per ricostruire l’equilibrio tra finito e infinito, per cercare un approfondito interiore. L’emozione del “colpo d’occhio” fa da contraltare alla rappresentazione dello scandire del tempo, alla lentezza e un “tempo” arricchito da elementi narrativi raccontando il percorso di un processo rispettoso della condizione umana dell’esistenza.
Il percorso espositivo di Signorini, Fattori, Lega e i Macchiaioli del Caffé Michelangelo consente di ammirare opere di Silvestro Lega, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Cristiano Banti, Giuseppe Abbati, Luigi Bechi, Giovanni Boldini, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca, Vito D’Ancona, Cesare Ciani, Nico Costa, e dela famiglia Tommasi.
La mostra lucchese Signorini, Fattori, Lega e i Macchiaioli del Caffé Michelangelo è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19:00 e prevede un biglietto di ingresso di 9 euro (ridotto 7 euro).
Signorini, Fattori, Lega e i Macchiaioli del Caffé Michelangelo – 21 novembre 2014 /6 aprile 2015 Lu.C.C.A. Museum Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Tel. 0583 571712
Web www.luccamuseum.com
Dal 17 febbraio al 15 Marzo lo spazio Lounge & Underground del Lu.C.C.A. Museum ospitano la mostra “Le vie dell’Oltre”. Si tratta della personale dedicata al pittore pisano Marco Calvani. Artista di stampo intimista dà voce all’essenziale attraverso un linguaggio pittoricoche fa dell’uso dello spazio uno strumento per ritrarre e sondare l’eterno mistero dell’uomo sulla terra, e del tempo dipingendo con la serenità del viaggiatore.
Persone o oggetti di uso familiare vengono così raffigurati, pur rimanendo sempre riconoscibili, per diventare ritratti psicologici di un mondo interiore. La pittura di Marco Calvani non ha l’obiettivo di impressionare il pubblico, ma di farlo meditare su qualcosa di prezioso, invisibile ai nostri occhi: il senso e il mistero della vita e il trascorrere del tempo.
Formatosi all’Istituto d’Arte di Pisa, Marco Calvani dal 1989 al 1993 prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, alla scuola di Pittura del professor Silvio Loffredo e successivamente in quella del professor Giancarlo Caldini. Nel 1992, in occasione del bimillenario della morte di Orazio, illustra con quattro incisioni il libro Orazio, “Sette odi”. Ha partecipato a mostre a Firenze e a Pisa
La mostra lucchese è a ingresso libero ed è visitabile ogni giorno dalle 10:00 alle 19:00. Il vernissage è per il 21 Febbraio alle ore 17:30 con la presenza dell’artista.
Marco Calvani “Le vie dell’Oltre” – 17 febbraio / 15 marzo spazio Lounge & Underground del Lu.C.C.A. Museum (Lucca Center of Contemporary Art) via della Fratta 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A Museum
tel 0583 492180
web www.luccamuseum.com
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In occasione del Lucca Film Festival 2014 negli spazi dell’Archivio di Stato di Lucca, è stata allestita fino al 9 novembre la mostra “David Lynch. Lost Visions – L’indiscreto fascino dello sguardo“. Il percorso espositivo consente di scoprie l’attività di fotografo e litografo del regista americano. Si tratta di immagini perdute perché ritrovate e fissate carta: visioni surreali, inquietanti, oniriche, scenari visionari che richiamano spesso lo sguardo enigmatico dle Lynch regista che ha connotato “Twin Peaks” “Velluto Blu”, “Cuore Selvaggio”, “Lost Highway”, “Mulholland Drive”, per citarne solo alcuni.
La mostra raccoglie oltre un centinaio di opere dell’artista: le due serie fotografiche in bianco e nero di grande e medio formato, “Small Stories” (in versione completa) e “Women and Machines“, e litografie realizzate a partire dal 2007, esposte per la prima volta in Italia.
“Small Stories” è un riassunto delle visioni e degli incubi che hanno raccontato l’attività cinematografica del regista. Sono un omaggio agli artisti del movimento surrealista (Georges Méliès, Magritte e Dali). La serie “Women and Machines” presenta invece la figura femminile nel suo potere evocativo, e ammaliante. Le 16 fotografie che costituiscono la serie sono state scattate nell’autunno-inverno 2013 nell’atelier Idem di Parigi, dove da oltre un secolo sono prodotte litografie dei più grandi maestri dell’arte del XX secolo, (Picasso, Braque, Matisse e Chagall. Proprio nell’atelier Idem David Lynch scopre nel 2007 la tecnica litografica, da allora ha realizzato di suo pugno oltre 200 grafiche, un’ampia selezione delle quali sono presenti alla mostra lucchese: il regista usa una tecnica “intimista” che gli consente di ottenere un stile poestico e allo stesso tempo graffiante.
Il percorso espositivo della mostra lucchese sarà integrato da venti video: cortometraggi, videoclip, spot, una video-intervista e produzioni audiovisive meno note di David Lynch, come videoclip e spot pubblicitari insieme a una video-intervista. La parte audio-visiva della Mostra è realizzata in collaborazione con Studio Universal. “David Lynch. Lost Visions” è visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00.
“David Lynch. Lost Visions – L’indiscreto fascino dello sguardo” – 2 ottobre / 9 novembre Nuovo Archivio di Stato Via dei Pubblici Macelli 155 Lucca
Per informazioni
Archivio di Stato
Tel. 0584 792655
Fino al prossimo 2 novembre il Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art ospita la mostra “Robert Capa. Retrospective”, omaggio al “migliore fotografo di guerra del mondo” : Robert Capa nome d’arte di Endre Friedmann ideato da Gerta Pohorylle, nota anche lei con lo pseudonimo di Gerda Taro, partner professionale e sentimentale di Capa morta “in azione” durante la Guerra civile spagnola. Il percorso espositivo propone 97 fotografie in bianco e nero che documentano la guerra civile spagnola (1936-1939), la guerra sino-giapponese (1938), la Seconda guerra mondiale (1941-1945), il primo conflitto araboisraeliano (1948) e la guerra francese in Indocina (1954), e ritratti di artisti e amici come Ernest Hemingway, Truman Capote, William Faulkner, Henri Matisse e Pablo
Picasso.
L’epiteto di “migliore fotografo di guerra del mondo” coniato per Robert Capa nel 1938 dalla rivista Picture Post trova spiegazione non solo nell’intraprendenza, sensibilità e coraggio del fotografo ungherese ma nel suo disprezzo del pericolo che oltre a costargli la vita (in Indocina ha “pestato” una mina mentre cercava la prospettiva migliore per immortalare una perlustrazione dell’esercito francese), gli ha permesso di trasferire nei suoi scatti i drammi dei momenti più tragici del secolo scorso con immagini soprendenti, che tolgono il fiato e proiettano l’osservatore direttamente nella scena.
La mostra Robert Capa. Retrospective, prodotta da MViva e realizzata in collaborazione con Magnum Photos (agenzia fotografica fondata dallo stesso Capa), documenta le guerre, alle quali Capa ha partecipato come fotografo e alcuni avvenimenti storici di cui è stato testimone oculare: dalla conferenza di Trockij a Copenhagen nel 1932, alle parate di Parigi del 1936, dalla guerra civile in Spagna alla resistenza della Cina all’invasione giapponese fino alla Seconda Guerra Mondiale. Di questa alla mostra si posson ammirare gli scatti relativi alla conquista alleata della Sicilia, di Sorrento e di Napoli del 1943, lo sbarco in Normandia del 1944, l’invasione in Germania con i parà americani del 1945. Infine sono immortalati il primo conflitto arabo-israeliano e il conflitto franco-indocinese.
La mostra lucchese è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19:00 e prevede un biglietto di ingresso di 9 euro (ridotto 7 euro).
Robert Capa. Retrospective – 23 settembre / 3 novembre Lu.C.C.A. Museum Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta 36 Lucca
Per informazioni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Tel. 0583 571712
Web www.luccamuseum.com
Dal 26 Luglio al 28 Dicembre la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMC) “Lorenzo Viani” di Viareggio ospiterà una grande mostra dedicata all’Espressionismo italiano. L’esposizione battezzata “L’urlo dell’immagine. La grafica dell’Espressionismo italiano” è realizzata grazie al contributo dei Comuni di Viareggio e di La Spezia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Obiettivo della mostra lucchese è portare in evidenza l’Espressionismo italiano, sviluppatosi dalla metà del primo decennio del Novecento e giunto in piena maturazione nel secondo, non inferiore per valore a quello di altri paesi occidentali e articolato in molti centri come da sempre è tipico in Italia. Il percorso espositivo presenta 120 opere realizzate a stampa (incisioni, xilografie e matrici xilografiche, con esclusione dei disegni). Sono presenti anche opere di autori meno conosciuti (Emilio Mantelli, Adolfo Balduini, Giuseppe Caselli), autori tradizionalmente più noti per il loro contributo alla pittura e alla scultura che alla grafica (Adolfo Wildt e Felice Casorati), artisti che hanno attraversato l’Espressionismo per poi prendere altri percorsi (Umberto Boccioni, Luigi Russolo, Anselmo Bucci). Sono poi presenti opere dei pesi massimi Francesco Nonni, Lorenzo Viani, Moses Levy, Roberto Melli, Emilio Mantelli e Arturo Martini.
Il vernissage di “L’urlo dell’immagine. La grafica dell’Espressionismo italiano” è per il 26 Luglio alle ore 18:30. La mostra lucchese prevede un biglietto di ingresso (3 euro ridotto 1,5 euro) ed è visitabile a luglio e agosto dal martedì alla domenica dalle 18.00 alle 23.00 e da settembre a dicembre dal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30.
L’urlo dell’immagine. La grafica dell’Espressionismo italiano – 26 Luglio / 28 Dicembre Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” Piazza Mazzini,Viareggio
Per informazioni
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Tel.0584 581118
web www.gamc.it
Fino al 7 settembre il Palazzo Mediceo di Seravezza (Patrimonio Mondiale Unesco) sarà la sede della mostra “Le vie del sole. La scuola di Staggia ed il paesaggio in Toscana fra Barbizon e la macchia”. L’esibizione è organizzata dalla Fondazione Terre Medicee e dal Comune di Seravezza. Il percorso espositivo comprende oltre 60 opere che rendono omaggio a quei pittori che, dal 1853 nella campagne di Staggia vicino Siena, abbandonarono un approccio “accademico” al paesaggio per privilegiare una visione più personale che culminerà poi nel movimento dei “macchiaioli”.
Questi artisti, definiti nel 1873 da Telemaco Signorini come “Scuola di Staggia” e che secondo lo stesso artista tentarono “Le vie del sole”, si erano riuniti intorno ai pittori di origine ungherese Carlo Markò junior e a suo fratello Andrea (figli di quel Carlo Markò senior che nel suo atelier fiorentino dagli anni Quaranta, aprì una propria scuola di paesaggio).
Si trattava di artisti come Emilio Donnini Serafino De Tivoli poi Carlo Ademollo, Lorenzo Gelati, Alessandro La Volpe, Curio Nuti e Michele Rapisardi. La loro produzione rappresenta un momento cruciale nel rinnovamento della pittura del paesaggio in Toscana: il percorso espositivo consente di riscoprire lo scenario del paesaggio romantico a Firenze fra gli anni Trenta e Cinquanta dell’Ottocento, a partire da una scelta di straordinari dipinti dei pittori della scuola di Barbizon (come Charles-Françios Daubigny, Narcisse-Virgile Diaz de la Peña, Jules Dupré, Constant Troyon) che dalla fine degli anni Venti dell’Ottocento, rivoluzionarono la pittura di paesaggio. I protagonisti di questa “scuola”.
Il cuore della mostra lucchese è rappresentato dalle opere della “Scuola di Staggia” nelle quali il paesaggio non è più l’ideale natura composta né la ricerca di effetti romantici, ma la realtà viva (visioni di ruderi o cascinali nella campagna e strade polverose che scompare nel fitto del bosco) evocata con inedita libertà. Nella mostra sono esposte opere di Markò, Altamura, De Tivoli, Gelati, Donnini, La Volpe e Nuti. Tra i capolavori da non perdere “Il castello di Staggia” di Alessandro La Volpe (dal Museo di Capodimonte) il “Paesaggio con castello e figure” di De Tivoli e Carlo Markò, “I funerali di Buondelmonte” di Francesco Saverio Altamura e la enorme tela realizzata da Andrea Markò come fondale scenico del locale teatro che rappresenta la Disfida di Barletta.
I dipinti esposti alla mostra “Le vie del sole. La scuola di Staggia” provengono dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dalla Pinacoteca di Brera, dal Museo Stibbert, dal Museo Civico di Pistoia e dal Museo di Capodimonte ( Napoli). L’orario di visita è dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 24 e sabato e domenica 10.30 alle 12.30 e dalle 17:00 alle 24:00. Il prezzo del biglietto è 6 euro (ridotto 4 euro).
Le vie del sole. La scuola di Staggia – 8 luglio / 7 settembre Palazzo Mediceo Viale Leonetto Amadei (già Via del Palazzo) 358 Seravezza
Per Informazioni
Fondazione Terre Medicee
tel. 0584.757443,
web: www.terremedicee.it